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Scadenza Iscrizione : 15 dicembre 2025

Facoltà di : LETTERE E FILOSOFIA

Arte, collezionismo e mercato

Milano

Anno Accademico
2025/2026
Lingua
Italiano
Tipologia
Master I livello
Frequenza
Part time
Modalità
Blended

Il Master si rivolge in via prioritaria a laureati triennali/magistrali e/o vecchio ordinamento in Beni culturali, Economia e gestione dei Beni culturali, Lettere e Filosofia, ma anche coloro i quali, a partire da corsi di laurea differenti, siano in grado di dimostrare esperienze e competenze fondate su una solida formazione culturale e storico-artistica.

Profilo professionale

Il Master in Arte, collezionismo e mercato intende formare alle professioni operanti nel mercato dell’arte e di tutti i servizi connessi.

Le professioni specifiche per le quali il Master intende formare sono:

Art dealer, Art advisor, Gallerista, Mercante d’arte, Specialista presso case d’aste, Curatore di collezioni private, aziendali, bancarie, presso archivi d’artista e Fondazioni, Registrar, Specialista presso società di custodia/movimentazione di opere d’arte, Art & Finance Specialist.

A inizio 2025 il Financial Times titolava “Why Milan looks likes an art capital of the future” e analizzava tutti i segnali positivi che stanno consolidando Milano come snodo fondamentale del mercato dell’arte.

Milano e la Lombardia già da alcuni anni si stanno candidando alla leadership del settore professionale, esprimendo di conseguenza un elevato fabbisogno occupazionale. Le più recenti statistiche (Rapporto “Io sono cultura” 2024) disegnano un quadro positivo con i dati riguardanti le professioni del cosiddetto Sistema produttivo culturale e creativo, SPCC, in crescita a raggiungere i livelli pre-pandemia del 2019 con 886.093 occupati.

Nonostante una lieve flessione delle imprese attive (3.260 tra gallerie d’arte ed antiquari nel 2019 vs 3.255 nel 2023) valgono ancora come riferimento i dati positivi del 2019 con 25 mila occupati nei settori chiave del mercato dell’arte (1a e 2a edizione del Rapporto “Arte il valore dell’Industry in Italia”), pari al 2,9 % degli occupati nel SPCC, (Rapporto “Io sono cultura” 2020). Inoltre le analisi attuali stimano che il comparto professionale di riferimento esprima un fabbisogno di competenze informatiche (34,2 % nel SPCC vs il 16,2% nel resto economia), digitali (59,6 % nel SPCC vs il 23,3 % nel resto economia) e tecnologiche 4.0 (23,7 % stimate nel SPCC vs 12,7% nel resto economia) nettamente superiori alla media degli altri settori.