Università Cattolica del Sacro Cuore

Le arti marziali, la canoa e il surf producono un coinvolgimento del pubblico largamente superiore a quello del calcio, relegato al 25simo posto nella speciale classifica stilata da Sport Values Tableau. A dirlo è proprio SVT, la ricerca dell’agenzia Dmtc presentata in Università Cattolica insieme al suo spin off curato da OssCom, il Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Ateneo. «Due studi dai risultati sorprendenti», come li ha definiti il Corriere della Sera, che hanno evidenziato come gli sport impropriamente definiti minori, spesso sottovalutati da media e brand, producano in realtà un indice di coinvolgimento per il pubblico largamente superiore a quello prodotto dallo sport più popolare per antonomasia.

L'importanza dello sport factor

«Questo lavoro restituisce allo sport e ai suoi protagonisti una dimensione relazionale profonda, mai considerata prima, perché difficile da misurare» ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite d’onore dell’incontro organizzato dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) nell’ambito del Master Comunicare lo Sport e promosso da Cattolicaper lo Sport. «Gli atleti, attraverso le loro esibizioni e performance, trasmettono un’elevata ricchezza di valori, dal coraggio all’equilibrio, dalla forza al rispetto, dalla tecnica all’improvvisazione – ha continuato Malagò, come riporta la Gazzetta dello Sport, che ha parlato della doppia presentazione anche qui –. Un insieme di sport factor che lavorano alla mente e al cuore delle persone, spesso poco considerato proprio perché difficile da misurare».

Le due ricerche

Basata su interviste a un campione di oltre mille individui fra i 18 e i 64 anni, Sport Values Tableau misura la relazione fra gli italiani e ben 55 discipline sportive, restituendo una mappa dei valori associati alle diverse discipline sportive. «Dalla ricerca emerge un panorama di nuove discipline sportive che stanno emergendo» ha scritto Prima Comunicazione, tra le testate a darne notizia, così come Il Messaggero. Lo stesso approccio data driven ha guidato la ricerca Athlete brand image nel mondo del surf e della canoa presentata da Nicoletta Vittadini per OssCom, che ha analizzato quasi 2000 post di atleti della canoa e del surf su Instagram, il social più utilizzato dal target di riferimento ma anche quello con il maggior numero di profili certificati degli atleti. Dall’analisi condotta dal centro di ricerca diretto da Piermarco Aroldi «emerge un quadro della narrazione degli atleti che si focalizza sulla performance sportiva ma anche sull’unicità dei gesti atletici – ha spiegato la professoressa Vittadini – e nella quale i percorsi di allenamento diventano uno strumento per mettere in luce i valori dello sport e il modo in cui ciascun atleta li interpreta. Una terza area sicuramente rilevante per gli atleti è infine il lifestyle».

Perché leggere i giornali alla rovescia

A otto mesi dai Giochi olimpici di Tokyo 2020, gli sport considerati minori svelano (o confermano?) un potenziale di attrattività e di impatto emotivo sulla popolazione italiana. «Come founder di Dmtc – ha chiosato Marco Del Checcolo – sono particolarmente orgoglioso di Sport Values Tableau per due motivi: perché ha un approccio metodologico innovativo, e la vocazione all’innovazione deve essere al centro di qualsiasi progetto imprenditoriale che si rispetti e che voglia avere lungo respiro, ma anche perché restituisce centralità e una maggiore considerazione a discipline sportive catalogate come minori. Per me che da sempre, come suggeriva Ottavio Missoni (il celebre stilista, che fu anche ostacolista e velocista, e partecipò addirittura ai Giochi olimpici nel 1948, ndr), leggo i quotidiani sportivi alla rovescia, questa ricerca è un punto di partenza per pensare maggiormente a questi sport come leva di comunicazione, arrivandoci non per suggestioni emotive o passioni individuali, ma grazie a evidenze concrete».

Un network tra professionisti

«Mi fa piacere che il Master Comunicare lo Sport non sia solo un’occasione formativa e didattica ma anche un luogo capace di creare un network fra professionisti dello sport ad alto livello – ha detto Paola Abbiezzi, direttore scientifico del Master dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo –. All’avvio della terza edizione, questa giornata ne è una testimonianza». E solo al termine della doppia presentazione delle ricerche di Osscom e Dmtc, il presidente del Coni ha parlato anche di calcio, commentando la qualificazione a suon di record degli Azzurri di Roberto Mancini a Euro 2020. Proprio come un giornale letto alla rovescia. Come avrebbe voluto Missoni, e con lui tutti coloro che hanno sempre storto il naso pensando alla definizione "sport minori".


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