Opere di
GIANFRANCO MEGGIATO
Concept
Ha ancora qualche significato per noi giovani la parola speranza?
In un mondo che sembra aver rinunciato al vivere per un domani, gli studenti della Cattolica si sono posti questo interrogativo, facendosi architetti invisibili di città future. Elpìs vuole essere questo, una speranza non ancora realizzata ma che vive negli sguardi, nei sogni e nelle mani di chi, ancora oggi, vive la speranza come atto radicale. Come ne Le Città Invisibili di Italo Calvino, Elpìs non ha confini precisi: si costruisce tra un pensiero e un gesto concreto.
Gianfranco Meggiato, con le sue forme aperte e meditative, ci invita a entrare in questa città nascente, attraverso la sua arte, presenza discreta ma potente, che accende speranza, diffonde bellezza e semina possibilità là dove prende forma.
Questa mostra vuole essere un invito ai giovani ad interrogarsi sulla propria idea di speranza, uno sguardo aperto, personale e collettivo, che parte dalle opere per arrivare al cuore delle domande contemporanee, sul futuro che ci attende.
Gianfranco Meggiato (26 agosto 1963, Venezia) si forma all'Istituto Statale d'Arte, studiando scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica. La sua arte si ispira ai maestri del Novecento come Brancusi, Moore e Calder, esplorando il rapporto tra pieno e vuoto, e dando importanza allo spazio.
A partire dal 1998 è invitato a esporre in musei, gallerie e piazze pubbliche di tutto il mondo: USA, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Singapore, Taipei, Australia.
Ha partecipato a eventi prestigiosi come la Biennale di Venezia nei padiglioni nazionali (2011-2013) e a MANIFESTA12 (2018). Nel 2017 ha ricevuto il Premio ICOMOS-UNESCO per la sua abilità nel fondere l’antico e il contemporaneo. Le sue opere recenti includono installazioni simboliche in luoghi iconici, come La Spirale della Vita a Palermo (2018), Il Giardino di Zyz a Matera (2019) un’installazione interculturale a forma di mano di Fatima nella logica che tutto è uno, e L’Uomo Quantico ad Agrigento (2021). Nel 2023 ha installato a Roma L’Incontro Simbolo di Pace installazione dedicata alla pace nel primo anniversario della guerra in Ucraina. Nel 2024 ha esposto a Roma I Diòscuri tornano a Roma, installazione di 11 sculture e sempre con un’installazione di 11 sculture ha esposto a Forte dei Marmi Risveglio. Il suo ultimo progetto Linee dell’Invisibile a Baku, Azerbaijan, è una mostra personale con 39 opere al Heydar Aliyev Center disegnato da Zaha Hadid.
Le Opere
