La tua ricerca ha prodotto 13 risultati:
Come il Ring mi ha cambiato la vita
Paul è uno studente-atleta dell’ Università Cattolica che frequenta il ring da appena 7 anni, ma la sua dedizione e i suoi intensi allenamenti lo hanno portato in soli 4 anni a competere da pugile professionista. L’atleta racconta così quanto il pugilato lo abbia cambiato, come il sacrificio intrinseco del ring e della sofferenza, anche fisica, lo abbiano aiutato quotidianamente ad affrontare le sfide del lavoro e dello studio e gli abbiano permesso di acquisire maggiore sicurezza personale e caratteriale. Prosegue descrivendo come le tre carriere, sportiva, universitaria e lavorativa, siano strettamente interconnesse: “Il mio lavoro mi permette di pagarmi gli studi e di vivere; mentre lo studio, così come il pugilato, sono una passione. Ormai è il mio stile di vita!” Aggiunge poi: “ La mia giornata è semplice: lavoro, vado in palestra, uscito dalla palestra studio e vado a dormire”. Paul trascorre infatti diverse ore della sua giornata ad allenarsi sul ring e, per poter conciliare lo sport con lo studio, è sostenuto dal Programma Dual Career dell’Università Cattolica, che lo affianca nella gestione quotidiana delle sue tre carriere. Oltre alla carriera da pugile, lo studio universitario permette a Paul di intravedere anche dei possibili sbocchi professionali in campi differenti: “Vorrei lavorare nell’ambito delle scienze bancarie e delle assicurazioni, continuare a fare boxe vincendo da professionista la cintura italiana, fare gli europei, poi… chissà, sognare in grande!” conclude. Le tre carriere dello studente-atleta Paul Amefiam sembrano essere sorrette e sostenersi a vicenda proprio grazie al pugilato, che le rinforza e le unisce permettendo alle “lezioni di vita” imparate sul ring di trovare applicazione anche nella vita professionale e personale.
Al via la VI edizione della Dual Career
All’evento ha preso parte anche il Direttore della Sede di Milano, il Dottor Mario Gatti, che ha voluto mettere in luce l’evoluzione e il valore del percorso Dual Career : “È un Programma che nasce per poter consentire di conciliare l’attività di atleta con l’Università. Il valore aggiunto risiede nel rendersi conto che poter frequentare l’Università e contemporaneamente praticare sport ad alti livelli possono essere due interessanti facce della stessa medaglia: lo sport può essere una grande opportunità di apprendimento, così come lo è l’Università. Francesco ha raccontato il percorso di crescita vissuto all’interno del Programma, che a poco a poco gli ha permesso di riportare l’impegno messo in atto nei campi di atletica anche sui banchi universitari. L’esperienza di Andrea, con il conseguimento della laurea magistrale e contemporaneamente di diversi traguardi sportivi, rappresenta oggi una dimostrazione concreta che lo sforzo attuato in questo doppio percorso ha comportato anche una doppia gratificazione. Durante l’evento ha preso la parola anche l’ingegner Alessandro Castelli , presidente del CUS Milano, ente partner dell’Ateneo nell’ambito del Programma Dual Career: “Sono onorato di essere qui con voi ancora una volta nella sesta edizione di questo Programma. È fondamentale che lo studente-atleta si senta supportato all’interno dell’Ateneo e da tutte le aree che lo compongono, per questo il Programma offre un percorso individualizzato di monitoraggio e orientamento che accompagnerà lo studente-atleta nelle varie fasi della sua carriera accademica. L’inaugurazione della sesta edizione si è quindi conclusa con la consegna di ben 10 borse di studio Dual Career: 4 del valore di 1.000 euro ciascuna (COLTURI NICCOLÒ; CUBELLO ELENA SOFIA; BOZZINI ALESSANDRO; FORNAROLI LEONARDO) e 4 del valore di 400 euro l’una (CARNERO ANNA MARTA; DE OLIVEIRA FONTANA MARCO; NAVA MADDALENA; TIEZZI CESARE).
Oltre i traguardi: percorsi di Dual Career
Oltre i traguardi: percorsi di Dual Career Home News Programma Dual Career Oltre i traguardi: percorsi di Dual Career Programma Dual Career Oltre i traguardi: percorsi di Dual Career Anche quest’anno il Programma Dual Career cresce nei numeri. Il Welcome Day della VII edizione, ha visto la presenza di un elevato numero di matricole sinonimo di successo e solidità del progetto. È il Direttore della sede di Milano Mario Gatti ad accoglierle “S osteniamo gli studenti-atleti non solo ad attraversare il sistema universitario, ma soprattutto a mettere a frutto l’esperienza sportiva come parte integrante del proprio percorso di crescita personale”. La personalizzazione del progetto e l’opportunità di ottenere borse di studio per gli studenti meritevoli, testimonia l’intento della continua evoluzione ricercando sempre nuovi strumenti per supportare il percorso di coloro che si impegnano nella doppia carriera. Al termine della presentazione, viene firmato il patto di corresponsabilità, a sancire l’impegno di entrambe le parti alla collaborazione e al rispetto delle regole. L’intento, infatti, è quello di proseguire nel cammino della compartecipazione e del racconto di questi “pezzi di vita” in cui impegno, passione e dedizione si mescolano. “ Dietro ogni studente atleta ci sono delle storie, fatte di momenti di esaltazione ma anche di difficoltà.
Tra studio e sport, percorsi possibili di Dual Career
Cosa rappresenta il Programma per l’Università Cattolica e per lo sport? È da 6 anni che nell’ateneo dell’Università Cattolica abbiamo sviluppato il Programma Dual Career per gli studenti atleti volto a promuovere la possibilità di portare avanti questi due percorsi parallelamente. In entrambe le formule gli studenti sono accompagnati da una tutor-ship che - nel nostro ateneo - è svolta da psicologi dello sport che aiutano i ragazzi a ottimizzare le connessioni tra questi due percorsi. La valorizzazione del loro percorso è un modo concreto per dar prova di quanto l'università dia la possibilità ai giovani di attraversare luoghi e contesti di apprendimento; esperienze che valorizzino le persone a 360°. Il libro - Sport giovanile e scuola; Erickson 2024 - intende sensibilizzare gli operatori del mondo sportivo, ma anche il personale del mondo scolastico sui temi della dual career, nell’intento ultimo di facilitare gli studenti atleti nel tenere insieme i due percorsi. Nella seconda parte del testo si trovano una serie di buone pratiche sulla dual career sviluppate negli ultimi anni, a partire dalla pubblicazione di linee guide europee sulla coniugazione di questi due percorsi tanto a livello di scuola secondaria di secondo grado, quanto a livello di università. L’idea chiave del testo è che entrambi i percorsi debbano essere messi in dialogo per il benessere dello studente-atleta, creando dei ponti per supportare l’atleta anche a conclusione della sua carriera sportiva, quando si troverà a ridefinire la carriera professionale. Se negli anni dell’università la scelta di una facoltà è individuale e si basa su un processo di scelta soggettiva degli studenti-atleti, durante gli anni della scuola dell’obbligo questa responsabilità è più nelle mani degli attori istituzionali in gioco, tanto del mondo della scuola quanto del mondo dello sport.
Un cerchio d'amore per la Ritmica
Racconta che alle superiori aveva scelto di frequentare un liceo con indirizzo coreutico per comprendere meglio l’ambito della musica e del suono, perché le fosse di aiuto anche nel suo sport. Inizia l’intervista introducendo il suo primo approccio alla ginnastica ritmica: uno sport individuale in cui l’atleta e l’attrezzo - nel suo caso cerchio e nastro - devono apparire come un'unica figura, un insieme di forme e movimenti del corpo in un tutt’uno con l’attrezzo. Mi diceva che ero la più disattenta tra tutte le bambine, ma durante il mio primo saggio, vidi delle ginnaste più grandi esibirsi, e questo fece nascere in me una forte spinta per diventare brava come loro. Il percorso di Viola è un amore nato nella palestra vicino a casa e che prosegue ancora oggi nello stesso posto, insieme alla stessa allenatrice che la accompagna fin dai suoi primi passi nel mondo della ritmica: “Abbiamo un rapporto splendido. Il sostegno della sua allenatrice e della famiglia la incoraggia così a continuare questo sport amato, ma che nasconde anche sacrifici, come ore di allenamenti e impegni quotidiani, chiedendole importanti sforzi ed energie, non solo fisici ma anche organizzativi. Da qualche mese, terminati i suoi allenamenti, rimane in palestra per allenare un gruppo di bambine della sua scuola di ginnastica ritmica, che vedono in lei una guida… proprio come lei da piccola osservava le ragazze più grandi muoversi insieme agli attrezzi! Riuscire a supportare ognuna delle bambine, che ha delle esigenze differenti, è molto difficile ma davvero affascinante!” Viola mostra come la doppia carriera dello studente-atleta richieda fin dall’inizio molti sacrifici, ma allo stesso tempo rappresenti anche una ricca potenzialità da sviluppare in entrambi gli ambiti!
Dual career, studiare e fare sport è possibile
Il primo anno del Percorso Dual career: 26 studenti, 7 Facoltà, 19 sport Proprio per questo, il programma “ Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica ” promosso da Cattolicaper lo Sport è nato per supportare il percorso accademico degli studenti-atleti di alto livello. Il bando prevedeva 15 posti, ma l’Ateneo ha scelto di ammettere al programma addirittura 26 studenti , attribuendo sette borse di studio (nel bando ne erano previste due) oltre ad un’ulteriore borsa di studio assegnata dal Cus Milano . Sono 19 , invece, gli sport praticati : pallamano, mountain bike, karate, danza sportiva, pallanuoto, sci alpino, nuoto salvamento, ginnastica ritmica, wakeboard, pallavolo (nella foto, Cristina Chirichella), judo, pattinaggio di figura sincronizzato, pattinaggio di velocità, atletica leggera, hockey su ghiaccio, canoa, rugby, motocross e calcio. Il servizio individualizzato di monitoraggio del percorso accademico All’interno del Percorso Dual Career concepito dall’Università Cattolica, il valore aggiunto è il servizio individualizzato di accompagnamento, orientamento e monitoraggio del percorso accademico . Due tutor hanno il compito di orientare lo studente-atleta, offrendo accoglienza in entrata, colloqui, monitoraggio delle sessioni d'esame, verifica dell'anno accademico in corso e valutazione del proseguimento del percorso accademico. Anna Repetto ha ottenuto la medaglia di bronzo ai mondiali di pallanuoto femminile e quella di argento alle Universiadi di Napoli 2019 ( leggi l'intervista ). Il secondo anno, +34,6% dei partecipanti, 10 Facoltà, tre Sedi dell’Ateneo, 21 Corsi di laurea Non finisce qui, perché nell’anno accademico 2019/2020 i candidati al programma “Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica” sono stati addirittura 42, e ben 35 di essi sono stati ammessi, con un aumento del 34,6% rispetto all’edizione precedente.
Pronti, partenza ... Dual Career!
Area Sport e benessere Area Economia e management Area Legal and finance Area Comunicazione e marketing Area Psicologica e sociale Programma Dual Career. Pronti, partenza ... Dual Career! Home Eventi Programma Dual Career Pronti, partenza ... Dual Career! Programma Dual Career Dove Milano Quando 05/12/2023, 17:00 PRONTI, PARTENZA . . . DUAL CAREER! Presentazione e avvio del sesto anno del Programma Dual Career (a.a.
Promuovere percorsi di Dual Career per giovani atleti
Area Sport e benessere Area Economia e management Area Legal and finance Area Comunicazione e marketing Area Psicologica e sociale Programma Dual Career.
Area Sport e benessere Area Economia e management Area Legal and finance Area Comunicazione e marketing Area Psicologica e sociale Programma Dual Career. I destinatari Per l’a.a. 2024/2025 sono messi a bando un massimo di 35 posti per nuove ammissioni al Programma. Per gli sport di squadra – nelle discipline appartenenti alle FSP o alle FSNP – risultare regolarmente tesserati per una società partecipante ad uno dei campionati italiani delle due maggiori serie federali. Le domande di ammissione al concorso dovranno essere compilate online a partire dal 2 settembre 2024, entro e non oltre il 18 ottobre 2024. Al momento di presentazione della domanda di ammissione, verrà chiesto di allegare il proprio curriculum vitae e il curriculum sportivo , nei formati .png, .jpg, .pdf, .doc di massimo 1 MB. Le domande di ammissione devono essere compilate online attraverso la pagina personale iCatt. Le candidature verranno valutate da una Commissione dell’Università Cattolica, che predisporrà una graduatoria di merito e comunicherà ai richiedenti la possibilità di entrare nel progetto “Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica”. Istruzioni per la compilazione della domanda Consulta qui le istruzioni per compilare su iCatt la domanda per il bando Dual Career (versione in italiano) See the instructions here (english version) La Dual Career in sintesi.
Dual Career in Cattolica, il bando 2024/2025
A seguito del Protocollo d’intesa “Sostegno alle carriere universitarie degli atleti di alto livello”, siglato il 12 dicembre 2016 da MIUR, CRUI, CONI, CIP, CUSI e ANDUSI, anche l’Università Cattolica favorisce, per gli studenti-atleti, le condizioni necessarie per rendere l’impegno sportivo agonistico sempre più conciliabile con la carriera universitaria . essere convocato in gare ufficiali nella Rappresentativa Nazionale delle Discipline Sportive Associate (DSA) riconosciute dal CONI o dalle Discipline Sportive riconosciute dal CIP (Discipline Sportive Paralimpiche – DSP e Discipline Sportive Associate Paralimpiche –DSAP); 3. per gli sport di squadra – nelle discipline sportive appartenenti a FSN riconosciute dal CONI – risultare regolarmente tesserati per una società partecipante ad uno dei tre maggiori campionati federali. Per gli sport di squadra – nelle discipline appartenenti alle FSP o alle FSNP – risultare regolarmente tesserati per una società partecipante ad uno dei campionati italiani delle due maggiori serie federali. essere formalmente riconosciuto quale “Atleta di Interesse Nazionale” dalla rispettiva FSN ufficialmente riconosciuta dal CONI o dalla rispettiva FSP e FSNP ufficialmente riconosciute dal CIP per l’attività Paralimpica; 6. Al momento di presentazione della domanda di ammissione, verrà chiesto di allegare il proprio curriculum vitae e il curriculum sportivo , nei formati .png, .jpg, .pdf, .doc di massimo 1 MB. Le domande di ammissione devono essere compilate online attraverso la pagina personale iCatt. Le candidature verranno valutate da una Commissione dell’Università Cattolica, che predisporrà una graduatoria di merito e comunicherà ai richiedenti la possibilità di entrare nel progetto “Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica”.
Dual Career, perché gli studenti-atleti scelgono Università Cattolica
Allenamenti intensi, competizione, voglia di raggiungere alti livelli rendono difficile conciliare i due mondi , così gli atleti si vedono spesso costretti a scegliere tra l’università e l’attività agonistica. Dual career, una realtà A volte non bastano impegno, motivazione e responsabilità, ma sono necessari programmi di dual career che permettono ai due percorsi di dialogare tra loro. Lo sport è un potente veicolo educativo e di comunicazione e dà la possibilità a questi studenti, che sono anche atleti di alto livello, di sentirsi a casa loro dentro questa Università. La possibilità di fare un'esperienza che si chiama Università è il vantaggio competitivo di questo Ateneo, dando anche più attenzione al mondo dello sport e attraversando il sistema universitario nel modo migliore possibile». Lo sport praticato ad alti livelli porta con sé tanti valori positivi, fondamentali anche sul luogo di lavoro, come l’ impegno e la professionalità ». Le borse di studio e il servizio individualizzato Le tre borse di studio sono state assegnate ad Alessandro Bonacina (Facoltà di Scienze motorie e dello sport), Gloria Confortola (Facoltà di Psicologia) e Lia Mugerwa Somali (Facoltà di Economia, borsa di studio CUS Milano). Secondo il bando erano previste due borse di studio per questo progetto, ma siamo arrivati a conferire contributi economici di diversa entità a ben otto atleti – ha chiosato Chiara D’Angelo , membro della Commissione dual career e coordinatore dell'attività dei tutor (nella foto, insieme a Mario Gatti) –.
Le nuove professioni dello sport con Beppe Marotta
Le nuove professioni dello sport con Beppe Marotta Home News Programma Dual Career Le nuove professioni dello sport con Beppe Marotta Programma Dual Career di Francesco Berlucchi «Quando ho iniziato, accanto allo spogliatoio della squadra c’era il calzolaio. Ma è il calcio che ha riempito la sua vita, fin da bambino: da quando, a dieci anni, dava una mano nello spogliatoio del Varese , fino a diventarne responsabile del settore giovanile neanche ventenne. Così i giovani si confrontano con dirigenti, atleti, imprenditori, allenatori, startupper e referenti scientifici che operano nell' eco-sistema sportivo, per immergersi in una ricca esperienza di visioni su prodotti e servizi innovativi che ruotano attorno allo sport. In secondo luogo, i giovani delle scuole secondarie di secondo grado sono coinvolti nel progetto con metodologie attive, che ne favoriscono la proattività promuovendo sia la dimensione tra pari sia l'incontro con esperti del settore». Pensiamo che molti giovani abbiano difficoltà a intraprendere una strada di successo nel contesto scolastico, ritrovandosi così in condizioni professionali precarie», racconta Marta Serrano , presidente di Sport Innovation Hub. Per questo abbiamo immaginato un progetto nazionale di innovazione culturale, che utilizza lo sport come strumento per migliorare il coinvolgimento dei giovani nei processi di apprendimento e delle relazioni sociali, con particolare attenzione all’ambiente e alle tecnologie avanzate». Durante l’evento gli studenti dei licei e degli istituti tecnici hanno presentato le loro idee di fronte a una platea a cui hanno presenziato anche rappresentanti di alcune fondazioni, interessati a concretizzare idee sportive con soluzioni vicine al mondo aziendale in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
La Storia di Giulia: da “Dual” a “Trial” Career
Prosegue poi entrando nel vivo dell’esperienza di Tokyo 2020: «Essere alle olimpiadi è stato il punto più alto della mia carriera sportiva, era un sogno che non sapevo nemmeno di avere. Il pensiero di potermi giocare una possibilità è nato dopo il mondiale del 2018 sapendo che il 3x3 era stato inserito come nuova disciplina olimpica. Essere a Tokyo nel 2021 è stata una sensazione dolce amara: quello che ho vissuto io è stato un meravigliarsi di tutto, ma - senza il pubblico - con un sapore amaro.». Sapevo bene che avrei avuto le qualificazioni per le olimpiadi e nel frattempo avrei dovuto frequentare le lezioni e dare gli esami, ma non era una alternativa, anzi, le due strade sono sempre andate di pari passo. Il consiglio che mi sento di dare è quindi quello di provare a intraprendere questo doppio percorso senza partire sconfitti o pensando di non potercela fare. Nel corso di questo cammino si impara a poco a poco a trovare il tempo e il modo per studiare, dare gli esami e fare sport, creando una gratificazione e un circolo virtuoso che forniscono gli stimoli per proseguire. La storia di Giulia ci insegna che la doppia carriera è una strada ripida ma che può regalare una doppia gratificazione ed essere intrapresa sia da studenti che da lavoratori.