Il Rapporto FuturAP 2023 2024 analizza con metodo scientifico le principali tematiche legate al mondo dell’amministrazione pubblica e delle politiche pubbliche, offrendo un contributo importante tanto sul piano teorico, quanto su quello operativo, senza rinunciare all’esigenza divulgativa, di parlare anche ad un pubblico di non esperti.
I temi affrontati dal presente Rapporto sono organizzati secondo quattro pilastri:
1. Strategie per la ripresa economica
2. Strategie per la resilienza e la gestione della complessità
3. Transizione ecologica e mobilità sostenibile
4. Salute e servizi sociali
Attraverso questi 4 pilastri, il Rapporto FuturAP consente di indagare a 360 gradi la complessità dell’azione pubblica: dalle politiche economiche alle implicazioni manageriali, ecologiche e sociali.
Il primo pilastro è centrato sul tema della ripresa economica, a partire dal tema del lavoro come leva di sviluppo economico. Vengono quindi in rilievo la sostenibilità e l’intelligenza artificiale, due delle sfide che le organizzazioni sono chiamate ad affrontare in un contesto di sempre maggiore complessità e dinamicità e destinate a riscriverne l’ontologia. Peraltro, proprio le politiche economiche hanno oggi assunto un ruolo centrale anche per la promozione dello sviluppo sostenibile, in linea con alcune scelte chiave prese a livello UE (si veda il Green Deal e il Competitiveness Compass). Ovviamente, la spinta in questa direzione viene da lontano, attraverso il lungo percorso di evoluzione dello sviluppo sostenibile a livello di Nazioni Unite (si pensi ai 17 UNSDGs).
Il secondo pilastro si concentra sulle strategie per la resilienza e la gestione della complessità. Vengono quindi discusse tematiche fondamentali che riguardano l’azione amministrativa (abolizione dell’abuso di ufficio) e lo sviluppo delle competenze del personale e dei dirigenti pubblici anche nella formulazione delle politiche sanitarie e della gestione degli Enti Locali. Infatti, i processi di trasformazione che stiamo vivendo non solo influenzano il comportamento della pubblica amministrazione, ma determinano l’adozione di sistemi normativi, di dispositivi e strumenti che ne regolano i processi. In particolare, per affrontare queste sfide la pubblica amministrazione deve sviluppare una reale capacità trasformativa per rispondere alle nuove esigenze, adottando schemi normativi pronti all’uso che coinvolgono dimensioni organizzative e infrastrutturali.
Il terzo pilastro si concentra sul tema della transizione ecologica e dela gestione della sua complessa governance, due dei temi di maggiore impatto e di assoluta attualità. In particolare, il Rapporto affronta le opportunità fornite dalle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili. L’art. 31 del D.Lgs. 199/2021 dispone infatti che possano fare parte delle comunità di energia rinnovabile persone fisiche, piccole e medie imprese, associazioni, enti di ricerca, religiosi, del terzo settore e ambientali, nonché gli enti territoriali locali. Inoltre le comunità di energia rinnovabile insieme all’autoconsumo singolo e collettivo, rientrano tra gli strumenti innovativi previsti dall’Europa per il raggiungimento degli obiettivi connessi alla promozione dell’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili, disciplinati per la prima volta nella Direttiva n. 2018/2001, che, come noto, si inserisce nel filone degli atti con cui l’Europa si posta l’obiettivo di accelerare la diffusione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Il quarto pilastro, infine, affronta le tematiche legate al mondo della sanità e dei servizi sociali. La peculiarità del nostro Paese è duplice da un lato una popolazione sempre più anziana dall’altro un sistema sanitario a copertura, in principio, universale. Questo implica come il servizio sanitario, declinato nelle varianti regionali, ha come finalità quella di rispondere ai bisogni di salute della popolazione caratterizzati da patologie cronico degenerative e da alti livelli di fragilità che presuppongono una forte integrazione con la dimensione socioassistenziale che è in capo agli Enti Locali organizzati in Uffici di Piano e distretti sociali (si veda la egge 328/00).
Questo Rapporto conferma il ruolo chiave del Tavolo Cattolicaper la Pubblica Amministrazione e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sui temi delle politiche pubbliche, nella scelta di mettere il rigore scientifico e la molteplicità dei saperi al servizio delle istituzioni, degli operatori e del dibattito pubblico, contribuendo così, in modo concreto, alla costruzione di una casa comune sempre più accogliente, equa e sostenibile.
Buona Lettura!
I coordinatori del Rapporto
Barbara Boschetti
Emanuele Vendramini