Università Cattolica del Sacro Cuore

Dopo la pandemia: il futuro del Terzo Settore

 

Riconversione. È la parola d’ordine seguita dalle cooperative sociali del Consorzio Farsi Prossimo per continuare a garantire, anche ai tempi dell’emergenza sanitaria, i propri numerosi e importanti servizi.
Proponiamo e condividiamo la seguente riflessione.


Quando sono entrate in vigore le misure per contenere il contagio del Covid-19 molti servizi offerti dalle cooperative sociali sono stati sospesi: i servizi educativi legati alla scuola prima e poi, a poco a poco, i servizi territoriali. E mentre l’attività dei centri diurni e degli sportelli veniva fermata, le strutture di accoglienza dovevano affrontare il lockdown.

Le cooperative di Consorzio Farsi Prossimo hanno reagito con prontezza e creatività: sono state in grado di reinventarsi riconvertendo i propri servizi per non abbandonare i più fragili. Il supporto è diventato telefonico, i centri di aggregazione hanno creato appuntamenti online, e molti servizi territoriali sono diventati servizi domiciliari, perché nessuno si sentisse abbandonato.

Non solo: sono nati servizi nuovi, come la consegna della spesa a domicilio, o il centro di via Carbonia, mentre nelle comunità residenziali si affrontava il lockdown con coraggio e creatività. Sono storie che vale la pena conoscere e raccontare, perché parlano della professionalità e dei valori che muovono il Terzo
Settore da sempre e questa improvvisa crisi ha evidenziato.


La pandemia finirà, presto o tardi. Si tornerà alla “normalità”? Le riflessioni sul futuro possono essere diverse. Giovanni Carrara, Presidente di Consorzio Farsi Prossimo, ci espone le sue, prendendo spunto dalle parole di Muhammad Yunus.
 


 

 

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