Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2015-2019
Origine: Stati Uniti
Servizio di messa in onda: Amazon Prime Video
Numero stagioni/episodi: 4/40
Genere: ucronico, thriller, fantascienza
Figure professionali: Frank Spotnitz (creatore, produttore esecutivo), Ridley Scott (produttore esecutivo), Alexa Davalos, Rupert Evans, Luke Kleintak (cast)
Soggetto: Philip K. Dick, The Man in the High Castle, Mariner Books, Boston 1962; trad. it. (1° ed.), La svastica sul sole, Casa Editrice La Tribuna, Piacenza 1965.

 

2. Descrizione

Ispirata all’omonimo romanzo di Philip K. Dick, tra i capisaldi della letteratura ucronica novecentesca, The Man in the High Castle immagina una realtà alternativa in cui le potenze dell’Asse sono uscite vincitrici dalla Seconda Guerra Mondiale (conclusasi in questa linea temporale nel 1946) e si sono successivamente spartite i territori delle nazioni sconfitte. La serie segue le vicende di un cast corale che arriva a comprendere rappresentanti di tutti gli schieramenti in gioco: personalità politiche giapponesi preoccupate tanto dall’insofferenza tra la popolazione locale verso gli occupanti quanto dai progressi tecnologici degli alleati tedeschi e dalle loro ambizioni territoriali (il Ministro del Commercio Nobosuke Tagomi e l’ispettore del Kempeitai Akido); la nuova classe dirigente nazionalsocialista americana (la famiglia dell’Obergruppenführer John Smith); i membri delle isolate cellule della Resistenza (Juliana Crain, Frank Frink).

 

3. Ambiti distopici

Come comune a buona parte dei testi di natura ucronica, anche The Man in the High Castle dà forma e volto al timore, sempre vivo e mai totalmente sopito, delle società democratiche occidentali di una regressione alla dittatura e allo stato totalitario.
Portando sullo schermo un corso della storia drammaticamente diverso da quello reale, la serie prefigura un mondo in cui il Giappone imperiale e il Terzo Reich hanno allungato la loro sfera di influenza alla “Terra delle Libertà” tradizionalmente rappresentata dal continente americano, proseguendo le rispettive politiche di sterminio ed emarginazione sociale dettate da motivazioni xenofobe, spesso incontrando l’apatia (quando non l’aperto favore) della popolazione locale.
La serie, inoltre, presenta elementi tratti dalla tradizione fantascientifica (es. il passaggio verso le realtà parallele mostrate dai filmati raccolti dal fantomatico “Uomo nell’Alto Castello”, che costituisce l’elemento portante delle ultime stagioni della serie).

 

4. Coordinate spazio-temporali

Ambientata nel 1962 e negli anni immediatamente successivi, la serie si sviluppa interamente in versioni alternative di luoghi e città realmente esistenti. La dimensione geografica, come suggerito dai titoli di testa della serie, riveste una funzione di primaria importanza nell’economia della serie e fornisce allo spettatore le coordinate di base per orientarsi all’interno del mondo narrativo.
Il continente nordamericano si presenta suddiviso in tre zone: gli Stati Giapponesi del Pacifico (corrispondenti alla Costa Ovest del Paese); la Zona Neutrale, una fascia “cuscinetto” segnata dal confine naturale delle Montagne Rocciose; le colonie americane del Grande Reich Nazista (Midwest, Stati del Sud, Costa Est) che hanno in New York la loro capitale (Washington è stata distrutta nell’attacco nucleare che ha preceduto l’invasione tedesca ed è ora nota come “Zona Contaminata”). Alcuni scorci sono dedicati anche a Berlino, capitale del GRN e nuovo centro politico, economico e tecnologico del pianeta.
La serie, inoltre, porta su schermo diversi personaggi realmente esistiti, dai principali gerarchi nazisti (Adolf Hitler, Heinrich Himmler, Reinhard Heydrich) a figure come George Lincoln Rockwell, fondatore del Partito Nazista Americano e Reichsmarschall nella serie, e J. Edgar Hoover, qui direttore dell’ARBI (American Reich Bureau of Information).

 

Keywords, tags: ucronia, distopia politica, totalitarismo, nazismo, Seconda Guerra Mondiale