Nell’articolo pubblicato su Secondo Tempo, l’incontro di Adriano Panatta (ex tennista, allenatore di tennis, opinionista) con gli studenti del Master Comunicare lo Sport. Molta curiosità in aula, a partire dal caso Sinner, Panatta racconta la sua esperienza.
«Come si fa a spiegare a dei ragazzi di vent’anni il mondo che abbiamo vissuto?» si chiede Panatta, guardando negli occhi gli studenti e la direttrice didattica del master, Paola Abbiezzi. «Ho fatto un mestiere nel quale a 33, 34 anni sei vecchio. Voi invece dopo i 35 sarete più bravi. Il nostro è un mestiere maledetto. Molti non riescono a staccarsi, e diventano infelici. Io invece non mi divertivo più. Il giorno che ho smesso è stato il più bello della mia vita, perché la vita vera l’ho vissuta dopo».
[...]
La modernità di Panatta sta anche nell’aver capito prima di molti altri big del nostro sport che «la comunicazione avrebbe completamente cambiato il mondo sportivo». Oggi, a 73 anni, passa dalla divertente serie di podcast La telefonata con Paolo Bertolucci, prodotta da Fandango per la rivista Tennis italiano, al ruolo di opinionista a tutto campo de La Domenica sportiva sulla Rai.
Dopo 128 anni dall'inizio delle Olimpiadi Moderne, per la prima volta donne e uomini saranno in egual numero presenti. Leggi dell'incontro organizzato da Almed, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Lombardia e Fondazione Milano Cortina 2026.
Il testo di Giorgio Simonelli racconta di due tra le più grandi passioni degli italiani: il calcio e la televisione, protagoniste di questo libro che ne narra intrecci, condizionamenti e trasformazioni dalla prima partita in diretta tv ad oggi.
Sport e comunicazione, America e Italia cosa hanno in comune? Nell'evento in Università Cattolica a Milano, tante le risposte a questi interrogativi. Grandi ospiti di sport e comunicazione si sono seduti insieme e hanno raccontato la propria esperienza