Università Cattolica del Sacro Cuore

Un nuovo profilo per il chinesiologo

L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha inaugurato un nuovo Corso di Laurea Magistrale interclasse, pensato per rispondere alle evoluzioni del mondo delle Scienze Motorie. Ne parliamo con Alessandro Arcovito e Christel Galvani, docenti del nuovo CdL e coordinatori rispettivamente della LM68 e LM67.

Professore da cosa nasce l’esigenza di creare un corso interclasse e quali vantaggi offre agli studenti?

"La nostra idea nasce dalla volontà di offrire un percorso flessibile e coerente con la formazione triennale in Scienze Motorie. Il corso magistrale è unico, ma interclasse: LM67 e LM68 convivono in un impianto didattico condiviso, permettendo agli studenti di scegliere tra due profili distinti: chinesiologo delle attività motorie preventive e adattate (LM67) e chinesiologo dello sport (LM68). Questo approccio consente una scelta più consapevole e personalizzata, senza dover rinunciare alla ricchezza formativa dell’altro profilo" 

Quali sono le principali innovazioni introdotte nel profilo LM-68 professoressa?

"Il nostro nuovo corso di laurea include anche la figura del chinesiologo dello sport come operatore nell'ambito sociale e nell’ambito dell’educazione fisica per la scuola, oltre che introdurre insegnamenti specialistici come Biochimica degli sport estremi e dei laboratori dedicati, che permettono agli studenti di sperimentare direttamente le competenze acquisite nell'ambito dello sport. I corsi a scelta, poi, possono essere presi anche dall’altro profilo magistrale, creando un arricchimento culturale trasversale”.

Come funziona la scelta del curriculum e quali sono le possibilità per gli studenti?

"La scelta del curriculum LM68 o LM67 può essere confermata o modificata fino all’inizio del secondo anno, dopo di che sarà la scelta definitiva. Questa modifica eventuale consente agli studenti di esplorare entrambi i profili nel primo anno, permettendo anche di scegliere degli esami dell'altro curriculum. Abbiamo inserito nuovi insegnamenti consigliati come Nutrizione per lo sport e Psicologia e pedagogia dello sport, per la LM68, oltre a quelli già esistenti di Metodologia della comunicazione e marketing o Pedagogia speciale e psicologia sociale dei gruppi, per la LM67. Inoltre ci sono i corsi extracurricolari che vengono declinati ogni anno e suggeriti in base al profilo, ma restano accessibili a entrambi i profili", spiega la docente.

Il tirocinio ha un ruolo centrale nei due anni magistrali. Come viene strutturato e quali opportunità offre?

"Crediamo molto nel legame tra formazione accademica e mondo del lavoro", afferma Arcovito. "La lezione frontale dà il background, ma è nel tirocinio che lo studente mette in pratica ciò che ha appreso. Collaboriamo con realtà d’eccellenza e strutture sanitarie dove si lavora in equipe multidisciplinari".

Galvani aggiunge: “Abbiamo mantenuto i tirocini brevi legati alle materie pratiche e il tirocinio lungo con macroaree specifiche per LM68. I nostri tutor di tirocinio fanno un lavoro certosino selezionando centri d’eccellenza, garantendo esperienze formative di alto livello e ambienti professionali stimolanti perchè crediamo fortemente che la magistrale debba dare un impatto pratico forte.

In un panorama dove c'è tanta diversità di formazione, quale valore aggiunto offre una Laurea Magistrale?

La Laurea Magistrale non è solo una specializzazione, ma è un’apertura verso la ricerca e il dottorato”, spiega Arcovito. “È un percorso che amplia gli orizzonti e ti prepara a dialogare con medici, psicologi, pedagogisti e fisioterapisti e dà anche la possibilità di insegnare. È fondamentale per chi vuole operare in ambiti complessi come la prevenzione, la riabilitazione e lo sport sociale perchè questo è il futuro delle Scienze Motorie”, continua la professoressa. “Il nostro corso è pensato per formare professionisti capaci di lavorare in team multidisciplinari, con una visione ampia e integrata del benessere. Vogliamo che gli studenti imparino a dialogare con le diverse figure professionali e a costruire competenze trasversali, fondamentali nel mondo del lavoro di oggi”, termina il professor Arcovito.

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