Università Cattolica del Sacro Cuore

Lo Sport sotto la lente della Ricerca

Al via il 41^ ciclo del dottorato in Scienze dell'esercizio fisico e dello sport; collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano, l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Un dottorato innovativo, che ottempera i diversi parametri previsti dal Ministero dell'Università e delle Ricerca: internazionale, intersettoriale, interdisciplinare.

Quest’anno è il 5° ciclo di dottorato che avviamo; ci sono state oltre 20 candidature per 5 posti di cui 4 con borsa di studio: due dell’Università Cattolica e due dell’Università Statale e 1 solo posto senza borsa. Abbiamo avuto candidati da ogni parte d’Italia e anche candidati internazionali” esordisce Chiara D’Angelo docente di Psicologia dell’Università Cattolica e quest’anno nella commissione di ammissione al dottorato.

Il dottorato consente numerose connessioni con università estere, in America, Sud Africa, Nuova Zelanda, e ovviamente anche diversi paesi europei. Sono solo alcuni dei paesi nei quali i dottorandi degli ultimi 4 cicli hanno trascorso parte del loro periodo di ricerca all’estero, approfondendo i temi e confrontandosi con realtà e persone al di fuori del contesto italiano.

Abbiamo docenti internazionali nella faculty e l’ambizione è proprio quella di dare un respiro sempre più internazionale anche alla classe” Continua la docente.

Come avvengono le selezioni del Dottorato? Come prende il via il progetto di ricerca?

“I candidati selezionano una linea di ricerca tra quelle proposte nel bando (sport come fenomeno sociale complesso, sport performance, sport per tutti/salute) e propongono un progetto di ricerca che è una loro idea sul tema. Le candidature vengono analizzate prima dal punto di vista dei titoli e del CV e successivamente dal punto di vista del progetto, che è anche il fulcro della discussione dell’orale.
Quest’anno, per esempio, sono stati proposti diversi progetti di ricerca molto interessati su vari ambiti: una ricerca sullo sport nelle carceri minorili, un’altra sull’uso dello stretching in ottica riabilitativa e ancora sull’evoluzione dello sport invernale in ottica dei cambiamenti climatici… e altre
.”

Il dottorato, oltre al programma didattico consueto, prevede anche momenti di condivisione tra docenti e dottorandi. Nell’anno 2024-25 si è svolto un residenziale di tre giorni per aggiornarsi, conoscersi e approfondire gli sviluppi dei diversi progetti di ricerca dei dottorandi “è stato proprio un bel momento di ascolto e condivisione e soprattutto si crea un legame professionale tra di loro” conclude la professoressa.

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