SportEYE: lo sport al centro della sostenibilità
Una crescente consapevolezza sull'urgenza delle sfide climatiche sta spingendo anche il mondo dello sport ad assumere un ruolo da protagonista nella costruzione di un futuro più sostenibile. È in questo contesto che si inserisce SportEYE, il progetto europeo per identificare le buone pratiche e avviare un percorso concreto per integrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) all’interno delle organizzazioni sportive.
La ricerca ha coinvolto 40 organizzazioni sportive provenienti da diversi Paesi europei attraverso un articolato lavoro di indagine qualitativa e quantitativa: 6 focus group online, 3 interviste in presenza e 22 interviste online. L’obiettivo era capire come implementare strategie e testare la successiva messa a terra di queste, dopo una formazione ricevuta sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, all’interno delle proprie comunità locali. Inoltre, progettare e promuovere una nuova piattaforma condivisa per creare una rete di organizzazioni al fine di condividere progetti e idee.
I risultati emersi raccontano un settore in movimento. Le organizzazioni sportive mostrano una crescente consapevolezza della cura ambientale e sociale e stanno integrando nelle loro strategie temi chiave come la tutela dell’ambiente, l’inclusività e i diritti umani. Molti dei club hanno definito gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine in linea con gli SDGs, introducendo azioni concrete: dai programmi di riciclo alla gestione responsabile dei rifiuti, fino a campagne di sensibilizzazione rivolte ad atleti, famiglie e cittadini.
Il coinvolgimento della comunità locale è una costante delle iniziative osservate. Diverse organizzazioni hanno attivato progetti con le scuole e altre istituzioni, promuovendo l’educazione ambientale tra i più giovani. Significativo anche l’impegno per l’inclusività, con la creazione di squadre e servizi dedicati a gruppi vulnerabili o marginalizzati, come le squadre paralimpiche.
Tra le buone pratiche identificate spiccano le attività di educazione ambientale – workshop, eventi, seminari – volte a costruire una cultura della responsabilità ecologica fin dall’infanzia. A queste si aggiungono la modernizzazione delle infrastrutture sportive in ottica “green” come l’illuminazione a basso consumo la riduzione dell’uso dell’acqua e altre buone pratiche.
Il lavoro svolto rappresenta la base per la prossima fase del progetto, che prevede la maggiore collaborazione tra enti sportivi e istituzioni educative rafforzando quelle già presenti e la creazione di un sistema di monitoraggio per tracciare i progressi condividendo idee, esperienze e materiali.
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