Università Cattolica del Sacro Cuore

Dal gesto alla mente:
il sistema motorio al centro della crescita e dello sport

Si è svolto mercoledì 12 novembre, presso la Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’evento dedicato alla presentazione del volume “Psicologia del sistema motorio. Relazione, sviluppo, educazione”, (Cinzia Di Dio ed edito da Vita e Pensiero), nell’ambito di Bookcity. Alla stesura del volume hanno contribuito anche Antonella Marchetti, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, Flavio Nascimbene, psicologo dello sport, Martina Ardizzi, ricercatrice dell’Università di Parma, e Giulia Peretti e Laura Miraglia, assegniste di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

L’incontro ha messo al centro il ruolo del sistema motorio come architettura stessa del pensare e del comprendere, tema cardine del volume. A dialogare con l’autrice è intervenuto Giacomo Rizzolatti, professore di Fisiologia umana all’Università di Parma e scopritore dei neuroni specchio, che ha ripercorso le tappe del percorso scientifico.

Nel corso della presentazione sono intervenute inoltre Daniela Tavian, Professoressa di Biochimica e Direttrice del CRiBeNS (Centro di Ricerca di Biochimica della Nutrizione e dello Sport), e la professoressa Marchetti. La professoressa Tavian ha offerto una riflessione sul ruolo dei neuroni specchio nel mondo dello sport, evidenziando come l’imitazione motoria e l’osservazione dell’azione possano influenzare la crescita tecnica e personale degli atleti, mentre la seconda, ha sottolineato la centralità del corpo nei processi di relazione, sviluppo e costruzione della fiducia, mostrando come le prime esperienze motorie nel rapporto madre-bambino costituiscano il nucleo della futura comprensione sociale.

Tra i punti centrali emersi, la dimensione relazionale delle azioni motorie, l’importanza dell’attaccamento come ponte tra sistema motorio e mente sociale, e la necessità di riconoscere il movimento come fondamento educativo oltre che fisiologico. Il testo, come sottolineato dalla professoressa Di Dio, invita a ripensare il ruolo del corpo all’interno dei processi cognitivi, affettivi ed educativi.

«Educatori e psicologi siano capaci di restituire al sistema motorio il suo posto, cioè quello di architettura della mente e del legame umano. In fondo, comprendere, così come educare e amare, significa sempre anche muoversi verso l’altro»

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