Il sapere che conta
Quante volte ci sentiamo inadeguati di fronte ai grandi temi della finanza evocati nei titoli e nelle colonne dei principali mezzi di comunicazione? Certo, comprendere il funzionamento dei mercati, le dinamiche dell’inflazione, le oscillazioni degli investimenti è qualcosa di essenziale. Ma c’è qualcosa che viene prima, qualcosa di più semplice, di personale. Qualcosa che riguarda l’attenzione di ciascuno e muove gli interessi di tutti: i nostri soldi.
Da qui inizia il viaggio di educazione finanziaria – proposto nel bellissimo libro di Annamaria Lusardi, Il sapere che conta, edito da Mondadori – che, partendo dai desideri e dalle speranze sul futuro, invita i lettori a guardare al presente come punto d’abbrivio per la gestione dei propri risparmi e la programmazione consapevole dei propri investimenti.
Lo ricorda l’autrice nelle prime pagine: “Gestire i primi soldi, per lo più derivanti dai regali dei nonni o piccoli lavoretti, è stata la mia prima esperienza di finanza personale”. Oggi, Annamaria Lusardi è un’economista e docente universitaria di fama mondiale. Insegna a Stanford, dove dirige anche un centro dedicato all’educazione finanziaria. “La finanza può sembrare a molti un argomento difficile o troppo astratto. In realtà è un tema molto concreto e personale, perché si innesta in tutti gli aspetti della nostra quotidianità”.
Muovendo dai concetti base, dall’ABC della finanza, Il sapere che conta tocca i principali temi delle nostre scelte economiche personali e familiari: dal lavoro alla casa, dalla salute alla gestione dei rischi, dai risparmi agli investimenti. Sette capitoli come risposta ad altrettante domande sulle principali decisioni che prendiamo lungo il corso della nostra vita. Il tutto, legato insieme da un comune denominatore: un’aspettativa buona sul futuro, il desiderio di benessere nostro e dei nostri cari.
Un’occasione interessante anche per gli insegnanti e per il mondo della scuola. Proprio la scuola può rappresentare un canale privilegiato per la trasmissione ai giovani di conoscenze e competenze finanziarie. I giovani si trovano oggi a fronteggiare un mondo molto più complesso di quello vissuto dai loro genitori. E un’educazione finanziaria insegnata con semplicità e rigore può sicuramente aiutare le nuove generazioni nella costruzione di un futuro, che sia più consapevole e sostenibile.