Università Cattolica del Sacro Cuore

Milano è un meraviglioso labirinto, visto dal 39simo piano di Palazzo Lombardia. I grattacieli storici e quelli moderni si fondono con gli antichi palazzi del centro città. Più in là, le Prealpi si stagliano nell’azzurro di un cielo invernale che sembra avere già nostalgia della primavera. L’occhio corre lungo le vetrate del Belvedere, si sofferma sulla stazione Centrale, attraversa il quartiere Isola, scorge la maestosità dello stadio Meazza.

Che cos'è Sporty

Poi lo sguardo torna all’interno dell’ultimo piano di Palazzo Lombardia, dove cento studenti dell’Università Cattolica stanno sviluppando un concept di campagna di comunicazione per la nuova app pensata da Regione Lombardia per gli amanti della montagna. Si chiama Sporty e si pone l’obiettivo di accompagnare gli sportivi nelle località montane regionali durante tutti i mesi dell’anno.

 

L'hackathon

Protagonisti dell'hackathon, organizzato dalla Direzione Generale Sport e Giovani di Regione Lombardia insieme all'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo diretta da Mariagrazia Fanchi, sono due Corsi di laurea (Linguaggi dei media - Limed e Comunicazione per l'impresa, i media e le organizzazioni complesse - Cimo) e un Master (Comunicare lo sport).

«Dieci squadre, composte da altrettanti studenti, hanno ideato una campagna di comunicazione per Sporty basata su Instagram, per aumentare la conoscenza e la reputazione della app e collaborare alla costruzione dell’attrattiva e di un sentiment», racconta Gianfranco Terrusi, uno degli studenti del Master Comunicare lo sport.

Mission, target, tempi e obiettivi

Per ogni squadra e i rispettivi mentor è stata messa a disposizione una sala del palazzo sede della Regione, in cui dar vita al proprio progetto. Con mission, target, tempi, obiettivi. «Identificando dunque un pubblico di riferimento e sviluppando un moodboard, un claim, un payoff, un main hashtag e un mockup», continua Gianfranco.

Al Belvedere sono stati presentati i dieci progetti, molto diversi tra loro e ricchi di spunti utili per accrescere il numero di download della app e aumentare il traffico su di Sporty. «È stata una bella sfida, ma soprattutto una grande opportunità – commenta Giorgia Guarnieri, studentessa di Cimo – conclusasi nel migliore dei modi: tra i dieci progetti presentati, il nostro è risultato il migliore».

I vincitori

«Il nostro progetto verte sull’idea che l’app permette di ritagliarsi del tempo di qualità e uscire dalla realtà urbana – prosegue Federica Cataldi, studentessa al primo anno di Cimo – È stata una giornata davvero impegnativa, in quattro ore abbiamo dovuto ideare la proposta e preparare la presentazione virtuale».

Al gruppo vincitore (nella foto), guidato dalla mentor Francesca Solieri e composto da Giorgia Guarnieri (team leader), Simona Riccio, Sonia Segreto, Elisa Mora, Federico Giorgilli, Sofia Angelica Benassi, Federica Cataldi, Vittoria Passarin e Giulia Chiodo, è stata data la possibilità di sostenere un colloquio finalizzato allo svolgimento dello stage curriculare presso gli uffici della Regione. «E alla fine le posizioni in stage saranno ben quattro», chiosa Federica. Per provare a trasformare quel labirinto di idee e di sogni, in una professione.


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