Università Cattolica del Sacro Cuore
Sono aperte le iscrizioni alla X° edizione del Master in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni (MIPA), erogato a Milano e alla V° edizione del Master in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni Centrali (MIPAC), erogato a Roma, entrambi attivati da ALTIS Alta Scuola Impresa e Società.
Si tratta di due master executive rivolti a dirigenti e funzionari che già operano nelle amministrazioni pubbliche (quali ad esempio aziende sanitarie, aziende speciali, partecipate, enti pubblici non economici, ecc.), ad amministratori locali già in carica o aspiranti tali e a professionisti operanti in aziende private, che sviluppano frequenti e intense relazioni con le organizzazioni pubbliche.
Abbiamo incontrato il Direttore, prof.ssa Elena Zuffada, che ci ha raccontato come sono nati i Master e i fabbisogni a cui rispondono.
Nato nel 2010, mette al centro il partecipante come protagonista attivo.
Il MIPA e il MIPAC sono percorsi formativi della durata di un anno che sviluppano le competenze manageriali richieste ad un dirigente pubblico, fornendo la cassetta degli attrezzi necessaria per assumere un ruolo attivo nella gestione e nell’innovazione dei processi e dei servizi di interesse generale.
Il MIPA è nato nel 2010 con l’idea di realizzare qualcosa di nuovo rispetto ai prodotti formativi esistenti, quindi un percorso di approfondimento dei temi manageriali caratterizzato da un processo di apprendimento attivo, in cui il partecipante è protagonista, acquisisce e sperimenta le logiche, le competenze e gli strumenti proposti ed inizia ad applicare i contenuti in un contesto protetto come quello dell’aula, ma soprattutto del project work. Si tratta di un progetto di cambiamento che il partecipante è chiamato a progettare, realizzare e valutare al termine del programma di Master.

Il MIPAC nasce nel 2017 come formalizzazione in un autonomo percorso dei contenuti del Master MIPA, personalizzati rispetto alle esigenze peculiari delle amministrazioni centrali. Il Master MIPAC rappresenta di fatto l'esito dell'esperienza maturata con il Master MIPA, adeguando ed approfondendo alcuni aspetti di modernizzazione ed innovazione legati specificatamente alle Amministrazioni Centrali.
Non solo informazione, ma valutazione certificata delle competenze.
Per evitare che la formazione rischi di essere solo informazione, conoscenza teorica ed astratta (del tipo “so di cosa si tratta, ne sono a conoscenza, non è neppure un tema nuovo, eppure se dovessi iniziare a farlo sarei in difficoltà”), i due master portano alla certificazione delle competenze. Pur essendo Master universitari di secondo livello, intendono infatti proporre un approccio non solo accademico e teorico, ma sviluppare i temi in un connubio tra teoria e pratica, coinvolgendo già nella co-progettazione del corso, oltre che nelle giornate di docenza, direttori generali, professionisti e pratictioners.  
La scelta di un'aula eterogenea, ma per tutti grande voglia di crescere professionalmente.
Già dalla prima edizione in aula sono seduti uno di fianco all'altro funzionari e dirigenti di varie amministrazioni pubbliche: enti locali, agenzie fiscali, forze dell’ordine, ministeri, camere di commercio, aziende speciali. Le aule si caratterizzano per una marcata eterogeneità in termini di provenienza geografica (il bacino è nazionale), di background e di ruolo organizzativo assunto (dagli apicali come Direttori generali, direttori amministrativi, segretari comunali, alle Posizioni Organizzative).
"Quella dell’eterogeneità è una scelta perché l’innovazione è di sistema e il cambiamento nelle organizzazioni complesse deve essere diffuso", sostiene la prof.ssa Zuffada.
Negli oltre duecento diplomati si ritrovano molti elementi comuni: la voglia di mettersi in gioco, di crescere professionalmente, di aprire i propri orizzonti, di confrontarsi con realtà diverse; il desiderio di rinnovare il ruolo assunto nell’ente di appartenenza, di portare valore alla propria Amministrazione, di rappresentare un primo seme di cambiamento, una visione positiva del bene comune e la consapevolezza dell’importante ruolo che una Pubblica amministrazione moderna, efficiente, attenta ai bisogni degli stakeholders può ancora oggi ricoprire nel perseguimento dell’interesse generale.
Le storie professionali di ciascuno dei partecipanti dicono di un patrimonio di competenze e di dedizione al lavoro che confligge con lo stereotipo ormai così diffuso del dipendente pubblico fannullone e dei furbetti del cartellino.
Un bisogno formativo che supera le esigenze fisiologiche di aggiornamento professionale.
"Passione per la realtà, che è sempre una grande occasione di crescita; atteggiamento positivo come posizione di partenza con cui affrontarla; centralità delle persone nei processi di cambiamento ed importanza di una visione sistemica, che tenga conto di tutti i fattori in gioco: sono questi i valori di fondo - sostiene la prof.ssa Zuffada - che ispirano l’organizzazione dei Master e le metodologie didattiche utilizzate e quindi il messaggio educativo che si intende trasmettere. E ancora, la necessità di sviluppare soluzioni win-win e quindi di condivisione del sapere, di fare network, di fare squadra per moltiplicare le potenzialità di un’organizzazione. Questo è possibile se si impara il rispetto delle regole e il lavoro di gruppo, centrati su obiettivi e risultati comuni e condivisi".
Le priorità della PA di oggi: investire sul capitale umano e sulla cultura del valore pubblico, sostenibilità come nuovo paradigma.
Investire sul capitale umano perché i dipendenti pubblici, anche con il supporto della tecnologia, sappiano sviluppare soluzioni innovative e più tempestive ai problemi, sappiano ricercare spazi di miglioramento dei servizi ed al contempo un uso più razionale delle risorse, riducendo sprechi che sono ancora presenti in molti ambiti. Investire sul capitale umano perché si consolidi nella dirigenza pubblica una capacità di visione strategica e di gestione di processi di innovazione organizzativa orientati alla semplificazione.
Da ultimo due considerazioni: è necessario diffondere una cultura del valore pubblico come guida dell’azione amministrativa. Questo significa partire sempre dagli stakeholder di riferimento, quindi dall’interrogativo:  per chi sto generando utilità? A chi serve quello che sto realizzando? Sto realmente rispondendo a bisogni concreti e prioritari?
Infine il grande tema della sostenibilità che dovrebbe in modo più capillare influenzare l’operato della pubblica amministrazione come nuovo paradigma di governo della cosa pubblica; basti pensare ai temi della green economy, dell’anticorruzione, della co-produzione dei servizi pubblici. Ripensare e re-inventare il governo della cosa pubblica richiede cultura, strumenti e passione.
Visita le pagine dedicate (PA locale-MIPA Milano, PA centrale-MIPAC Roma) per informazioni su requisiti di partecipazione e scadenze.
Vuoi conoscere i partecipanti delle precedenti edizioni ed ascoltare le loro esperienze? Iscriviti al webinar di presentazione dei Master il 24 gennaio