Università Cattolica del Sacro Cuore

Al servizio degli "ultimi" per scoprire la bellezza dell'aiuto



Un gruppo di undici studenti, accompagnati da Livia Cadei, docente del corso di Pedagogia Interculturale e membro del tavolo di lavoro Cattolicaper il Terzo Settore, sono stati i protagonisti di un progetto di Service Learning che si è svolto dal 19 al 23 aprile a Palermo, primo punto d’approdo per i migranti provenienti dalla tratta del Mediterraneo.
 

 
 

Grazie ad un continuo dialogo con dott. Marco Guttilla, coordinatore dell’area marginalità adulta dell’Istituto Don Calabria di Palermo, e con la sua tirocinante Simona Ferrante, è stato possibile coinvolgere le altre associazioni presenti sul territorio palermitano, definendo le varie attività di servizio.

La prima attività svolta è stata la partecipazione ogni mattina ad un laboratorio narrativo con otto persone senza fissa dimora con l’obiettivo di conoscersi e di raccontarsi affrontando ogni giorno un tema diverso, dal racconto del passato, utilizzando come stimolo una scatola contenente dei bigliettini con i ricordi d’infanzia, al tema del presente con una canzone, senza trascurare il futuro immaginato con un disegno. 

«Durante questo laboratorio i partecipanti si sono sentiti accolti, rispettati, hanno raccontato le loro storie, i loro vissuti e non sono mancate le emozioni – ci confidano gli studenti galvanizzati da questa esperienza, sintetizzata dallo studente Antonio Gervasi in questa frase: Noi qui siamo un prato fiorito, cresciuto grazie ad un terreno pieno di letame, che ha dato il nutrimento per crescere ed essere raccolti da tutti coloro che passano nel nostro sentiero e sanno riconoscere la nostra unicità e bellezza».

Un altro servizio prestato dagli studenti ogni giorno a mezzogiorno e alle sera è stato quello nelle mense di Palermo e nel pomeriggio, e subito dopo, a partire dalle 16 fino alle 19, in alcune realtà assistenziali locali. Ad esempio, Camilla Crescini, Antonio Gervasi, Chiara Portesi e Valentina Rossi hanno prestato servizio presso il GAP La Vela Grande, conoscendo otto minori non accompagnati provenienti dall’Egitto, Bangladesh, Ghana e Gambia, molti dei quali parlavano solo arabo. Insieme a questi ragazzi, gli studenti hanno utilizzato i giochi da tavolo, hanno cucinato delle torte e dello spezzatino, divertendosi e cercando di insegnare qualche parola in italiano. 

Il secondo gruppo di studenti, costituito da Melania Bonera, Ligia Elena Popa, Paola Lazzarini e Vera Bignotti, ha aiutato i  bambini del Centro Astalli nello svolgimento dei compiti e proposto un laboratorio di teatro delle ombre, mentre Sara Venturini, Rossella Saetti, Sara Belotti e Livia Cadei, hanno prestato servizio nell’Oratorio Santa Chiara.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare e osservare la struttura e la realtà del Consultorio Familiare di ispirazione Cattolica “oasi Cana” di Palermo e di porre delle domande per comprenderne la storia e le attività. 
Un altro incontro significativo è stato quello con Fra Biagio Conte, per ascoltare la sua testimonianza di servizio, carità e fede.  Egli è un pilastro per le battaglie, per la tutela dei senza tetto ed è il fondatore della “Missione Speranza e Carità”, che si occupa di dare assistenza ai senza tetto nel comune di Palermo. 

Ogni giornata si è conclusa con il servizio di “unità di strada” con i volontari della Croce Rossa per incontrare le persone senza fissa dimora. L’obiettivo di questo servizio non è soltanto quello di distribuzione del cibo, ma è, soprattutto, quello di conoscere i senza tetto.

Un’esperienza ricca ed insolita, un’occasione unica per poter osservare le realtà, con l’entusiasmo e pure la fatica del servizio, l’energia della conoscenza e la possibilità di rendere piùsolido l'apprendimento.

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