Università Cattolica del Sacro Cuore
Archeo Up, Conoscere il passato per progettare il futuro è il percorso di formazione e accompagnamento per l’avvio di imprese culturali e creative da insediare in spazi pubblici che il dipartimento di Archeologia dell'Università Cattolica ha ideato in seno alle risorse POR-FSE di Regione Lombardia.

il Kick off dell'attività formativa è avvenuto in Ateneo il 20 febbraio, alla presenza del Pofessor Sannazzaro, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, del Professor Sacchi e del Dottor Baratti.

Grazie al sostegno degli strumenti per la didattica on-line dell'Università, il corso è stato erogato a distanza dopo l'inizio del lockdown.

I partecipanti, gli organizzatori e i docenti hanno accettato di mettersi in gioco nel tentativo di riuscire a sfruttare questa occasione per creare nuovi percorsi di resilienza, di sviluppo socio-economico e culturale, di speranza di ripresa per il territorio. 

Le attività didattiche del I Modulo, attualmente in corso di svolgimento, vedono proseguire lo sviluppo dei progetti-pilota selezionati.

 

Il team composto da Benedetta Gandolini, Beatrice Pellegrini e Giuseppe Sciglitano sta cercando di portare avanti un’idea imprenditoriale che mira a riqualificare il turismo di piccole realtà mediante scelte innovative che permettano una migliore fruizione dei beni archeologico-artistici, anche in relazione alla nuova realtà che si sta delineando per il post COVID-19.

 

Mattia Cominelli e Martina Pensa stanno lavorando a un progetto di valorizzazione sentieristica nel territorio di Esino Lario, collocato nel comprensorio del Parco Regionale della Grigna Settentrionale, per incrementare lo sviluppo turistico della zona anche in appoggio alle attività del Museo delle Grigne, che ha appunto sede in questo comune e che è dedicato alla conservazione e alla promozione del patrimonio archeologico e naturalistico del paesaggio in cui è immerso. 

 

Laura Pilato, Valentina Frascone, Luca Tonetti e Arianna Rolandi si stanno invece concentrando sul comprensorio della Valle del Ticino: i lavori in corso stanno portando il gruppo ad avviare una collaborazione con un Centro Studi situato nel novarese, che permetterà di sviluppare un progetto di comunicazione innovativo sviluppato sulla base delle competenze acquisite durante il corso. 

Questo team sottolinea in particolare la multidisciplinarietà dei contenuti di Archeo Up: “Il corso è poliedrico e permette di formarsi su diversi argomenti, quali la metodologia archeologica, la divulgazione museale, ma anche legislazione d'impresa, grafica...".

 

Anche Benedetta Gandolini sottolinea questo aspetto: "Archeo Up permette ai partecipanti di acquisire competenze basilari in svariati ambiti, tra cui l’archeologia da campo, le applicazioni informatico-tecnologiche, alcune tecniche di grafica e modellazione 3D e sta fornendo molte altre nozioni che difficilmente un archeologo sarebbe riuscito ad intercettare durante il suo percorso di studi. Il corso è stato adattato alla situazione contingente che il nostro paese sta vivendo e pertanto tutte le lezioni sono state erogate mediante la piattaforma multimediale dell’università; orari serrati e disponibilità dei docenti hanno permesso di non ritardare di molto lo sviluppo delle lezioni e di assimilare molte conoscenze in una quantità di tempo ridotta”.

 

Il gruppo di lavoro di Maria Sole Cammelli, Marika Michelazzi, Martina Pagani e Rossana Borroni è impegnato sul progetto "Il Tesoro di Ventimiglia" per il recupero e la valorizzazione dell’Area Archeologica del Nervia, a Ventimiglia. Attraverso un percorso di story telling costruito ad hoc sul tessuto urbano e culturale della città, i dati archeologici daranno vita a unattività ludica interattiva che si servirà di una mappa tematica per portare il pubblico, virtualmente e fisicamente, a passeggiare tra le vestigia monumentali di Albintimilium, aiutando i fruitori a leggerne le tracce ancora presenti nella città contemporanea.

  

Anche Fabrizio Manfredini, Chiara Vitaloni ed Erik Mario Buompane stanno impegnando le loro energie per sviluppare un progetto legato alla riqualificazione del paesaggio ligure. Gli sforzi creativi e organizzativi del team si stanno concentrando in particolar modo sulla valorizzazione dei beni archeologici "nascosti" dislocati in diverse zone del territorio, nella convinzione che in questo particolare periodo storico è indispensabile fornire all'utenza del turista anche un accesso da remoto alle bellezze storiche che ci hanno lasciato i nostri predecessori a testimonianza del loro passaggio.

 

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