Università Cattolica del Sacro Cuore

Sfruttando la solida base scientifica che caratterizza l’ambiente accademico, l’Università Cattolica nell’ambito della sua Terza missione lavora prioritariamente su tre fronti: la formazione aziendale, la consulenza e il public engagement, cioè la capacità di coinvolgere un pubblico ampio nella divulgazione dei risultati delle innovazioni scientifiche e tecnologiche prodotte al proprio interno.

Le università oggi sono chiamate, molto più che in passato, a rispondere direttamente alle complesse sfide del nostro tempo. Viviamo un cambiamento d’epoca, ci ha richiamato più volte Papa Francesco. Un ateneo imprenditivo è quello che accetta e si ingaggia con queste sfide. Non solo insegnamento e ricerca, ma coinvolgimento attivo con tutti gli attori economico-sociali, per contribuire allo sviluppo dei territori, creare innovazione e generare impatto. È quanto, in gergo tecnico, si chiama Terza missione.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore – presente in cinque città italiane: Milano, Piacenza, Cremona, Brescia, Roma e conosciuta al grande pubblico soprattutto per l’educazione dei giovani e per la qualità della sua ricerca scientifica – ha da sempre nel proprio DNA la responsabilità di portare valore nel lavoro e nelle professioni, in tutti i comparti dell’economia, della società, della cultura.

Sviluppo e sistemi moderni ed efficienti
Negli ultimi anni, ha deciso di mettersi a servizio di imprese, amministrazioni, istituzioni culturali, enti del Terzo settore attraverso una qualificata struttura di docenti, ricercatori e formatori che, operando in diversi ambiti dell’economia – finanza, PA, scuola, sport, turismo, agroalimentare, sanità – collaborano con tanti professionisti e manager. L’obiettivo? Appunto, creare sviluppo e rendere i sistemi sempre più moderni, funzionali ed efficienti.

Per i principali comparti – in Cattolica li chiamano “settori ad alto potenziale” – è stata creata una rete di esperti e portali informativi, che riportano tutte le possibili modalità di collaborazione con le imprese e gli enti. È il mondo dei “Cattolicaper”, dove quel per messo in corsivo accanto al nome dell’ateneo sta a indicare: “a favore di”, “in partnership con”.

Sfruttando la solida base scientifica che caratterizza l’ambiente accademico, l’Università Cattolica nell’ambito della sua Terza missione lavora prioritariamente su tre fronti: la formazione aziendale – la cosiddetta executive education (che per i settori pubblici significa formazione per la PA, per gli insegnanti, per i medici, per i professionisti, per gli operatori del no-profit) -, la consulenza ovvero la ricerca applicata alle diverse esigenze settoriali, il public engagement, cioè la capacità di coinvolgere un pubblico ampio nella divulgazione dei risultati delle innovazioni scientifiche e tecnologiche prodotte al proprio interno.

Il fine ultimo della creazione di valore
Rivolgersi a Cattolica significa quindi beneficiare di un metodo multidisciplinare, che integra una solida base teorica a un approccio concreto nella soluzione dei problemi che interessano enti e imprese; attingere alle idee e agli approcci più innovativi; contare sulla professionalità di docenti ed esperti; avvalersi dell’autorevolezza derivante dal profilo scientifico e valoriale dell’ateneo.

Il metodo della partnership è quello che caratterizza tanto i progetti di formazione continua, quanto quelli di ricerca e consulenza. Il fine ultimo, sia per le imprese, sia per l’Università, rimane la creazione di valore. Lavorare fianco a fianco, costruendo insieme i progetti di innovazione, consente a entrambi i partner di crescere nella conoscenza, portare sviluppo sociale, collaborare alla crescita del Paese.

 

di Roberto Brambilla
Direttore Formazione postlaurea e research partnership
Università Cattolica del Sacro Cuore

(da CSRoggi Magazine – Anno 8 – n.4 – Settembre/Ottobre 2023; pag. 38)

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