Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2019
Origine: India
Canale/Servizio di messa in onda: Netflix
Numero di stagioni/episodi: 1/6
Genere: drama
Figure professionali: Urmi Juvekar (ideatore e sceneggiatura), Deepa Mehta (produzione esecutiva), Huma Qureshi, Siddharth Suryanarayan, Seema Biswas (cast)
Soggetto: Prayaag Akbar, Leila, Simon & Schuster India, 2017

 

2. Descrizione

Tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore indiano Prayaag Akbar, attualmente inedito in Italia, Leila è una serie televisiva interamente in lingua hindi distribuita a livello globale da Netflix.
In un futuro prossimo, l’India è governata da un regime dittatoriale di stampo ultra-nazionalista che ha cambiato la denominazione dello stato in “Aryavarta” (termine che in sanscrito significa “Terra degli ariani” e che tradizionalmente indicava l’area settentrionale del subcontinente indiano). A ogni casta e religione sono assegnati specifici spazi, separati da mura, in cui risiedere.
Nonostante le numerose restrizioni, Shalini vive una vita tutto sommato agiata con il marito Rizwan e la figlia Leila. La pace familiare viene bruscamente interrotta dall’irruzione di alcune guardie armate del regime, che accusano la coppia di sprecare una risorsa preziosa come l’acqua (il mondo narrativo della serie è devastato dagli effetti dell’inquinamento e l’acqua è diventata un bene scarso) e, soprattutto, di avere contratto un matrimonio misto, in quanto Shalini è di origine hindu e Rizwan è musulmano, sebbene nessuno dei due sia praticante. Rizwan viene ucciso sotto gli occhi atterriti di Shalini, che viene a sua volta rapita e portata in un centro di rieducazione per verificare la “purezza” del suo sangue. Precipitata in una realtà da incubo fatta di soprusi, propaganda e intolleranza, Shalini si metterà sulle tracce di Leila, la figlia da cui è stata separata.
Sebbene la serie abbia ricevuto giudizi positivi dalla stampa indiana e da quella internazionale, numerosi esponenti della comunità hindu hanno criticato la serie per la sua rappresentazione della religione.

 

3. Ambiti distopici

Leila porta alle estreme conseguenze, come dichiarato da Prayaag Akbar, autore del romanzo da cui è stata tratta la serie, divisioni già in atto nella società indiana e ben visibili in città come Delhi o Mumbai. La serie, infatti, immagina un mondo suddiviso in categorie stagne, dove a ogni classe sociale, casta e religione sono assegnati arbitrariamente dei luoghi di residenza e dove le libertà sociali e individuali sono state, di fatto, eliminate dal governo totalitario guidato dal Dr. Joshi, il cui volto campeggia sui manifesti propagandistici che tappezzano il mondo narrativo. La linea politica del nuovo regime muove da prospettive xenofobe, dove le unioni miste, per casta o fede religiosa, sono crimini e peccati da punire con severo rigore e per cui sono stati istituiti degli specifici campi di ri-educazione, le cui scene ricordano molto da vicino quelle viste in The Handmaid’s Tale.
Leila, inoltre, porta in scena un mondo in cui i devastanti effetti dell’inquinamento, ben visibili anche nell’India odierna, hanno reso l’aria irrespirabile e in cui l’acqua è diventata una risorse oltremodo scarsa.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Leila è ambientata in un futuro prossimo identificato nell’anno 2049, sebbene siano frequenti flashback precedenti all’ascesa del nuovo regime. La serie si sviluppa interamente in India, ora nota come “Aryavarta” (non è chiaro, però, se la nazione si estenda per tutto l’odierno territorio indiano o si limiti alla zona settentrionale del paese), alternando scene nelle città chiuse ad altre nel campo di ri-educazione di cui Shilani è prigioniera.

 

Keywords, tag: catastrofe naturale, crisi società democratiche, India, inquinamento, propaganda, totalitarismo, xenofobia