Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2016
Origine: Francia
Canale di messa in onda: ARTE
Numero stagioni/episodi: 1/6
Genere: drammatico
Figure professionali: Antarès Bassis, Sophie Hiet (ideatori), Vincent Lanoo (regia), Sébastien Mounier, Thomas Cailey (sceneggiatura), Léonie Simaga, Pierre Deladonchamps, Ronit Elkabetz (cast)

 

2. Descrizione

Presentata in anteprima al RomaFictionFest 2015, Trepalium è una miniserie francese del 2016 trasmessa dal canale culturale franco-tedesco ARTE.
In un futuro prossimo, la crisi economica ha portato ad un drastico aumento del tasso di disoccupazione che ha raggiunto un catastrofico 80%. Gli “Inattivi”, come vengono definiti i disoccupati, vivono all’interno di una malsana area sovraffollata nota come Zona, mentre il 20% di popolazione dotata di regolare impiego vive all’interno delle mura della Città. Per frenare le protese sempre più violente della popolazione, sfociate nell’occupazione del Ministero del Lavoro, il governo attiva un piano emergenziale per l’assunzione di 10.000 Inattivi scelti a caso tra gli abitanti della Zona. Tra questi figura anche Izia, che viene assunta come governante dalla famiglia di Rube Garcia. L’obiettivo della donna è quello di guadagnare abbastanza denaro da emigrare con il figlio Noah a Sud, dove si mormora che l’industria lavori ancora a pieno regime e vi sia abbondanza di posti di lavoro.
La serie è al momento inedita in Italia.

 

3. Ambiti distopici

Trepalium è una serie strettamente incentrata sul lavoro, il suo valore e il modo in cui esso può arrivare a definire la personalità di un uomo. Partendo da un problema reale, la sempre maggiore difficolà a trovare un impiego fisso, la serie di ARTE immagina un futuro in cui la disoccupazione è diventata non solo un’emergenza sociale, ma realtà quotidiana per la gran parte della popolazione, separata in Inattivi e impiegati. Qualsiasi altra differenza culturale, politica o sociale decade di fronte a questa schematica divisione della società. È interessante notare come questa polarità di coaguli anche intorno all’immaginario evocato dal lavoro: per gli Inattivi, esso è veicolo di libertà, riscatto e porta verso il futuro, mentre per gli impiegati della Città è schiavitù, oppressione e alienazione. Da questo punto di vista, Trepalium riflette su come il lavoro, se privo della garanzia di solidi diritti, possa tramutarsi in sofferenza, fisica e psicologica, nella società contemporanea.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Trepalium è ambientato in un orizzonte temporale indefinito, che potrebbe tuttavia corrispondere a un futuro prossimo. Allo stesso modo, anche il setting è indefinito, poiché la serie si limita a indicare come l’azione si svolga in quella che un tempo era una metropoli e che ora risulta scissa in due entità distinte: la Zona, dove abitano gli Inattivi, e la Città, dove hanno sede le aziende che muovono la moribonda economia dell’universo narrativo di Trepalium. Le due aree sono separate, il loro confine posto sotto rigida sorveglianza e qualsiasi passaggio da un’area all’altra severamente vietato.
Diversi personaggi, inoltre, parlando di un utopico Sud, dove il lavoro non mancherebbe e tutti vivrebbero in pace, anche se non esistono testimonianze precise circa la sua effettiva esistenza.

 

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