Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2009
Origine: Stati Uniti, Regno Unito
Canale di messa in onda: AMC (trasmessa in Italia da FX)
Numero stagioni/episodi: 1/6
Genere: thriller, fantascienza
Figure professionali: Trevor Hopkins (produzione), Bill Gallagher (sceneggiatura), Nick Hurran (regia), Ian McKellen, Jim Caviezel, Hayley Atwell (cast)
Soggetto: The Prisoner (ATV, 1967-1968)

 

2. Descrizione

Co-prodotta dal canale americano basic cable AMC con l’inglese ITV, The Prisoner è una miniserie del 2009 ispirata all’omonima serie di culto trasmessa tra il 1967 e il 1968 dal broadcaster inglese.
Un uomo si risveglia nel mezzo di un deserto, dove assiste alla bizzarra fuga di un anziano che viene ucciso da quelle che sembrano essere delle guardie armate. L’uomo non ha alcun ricordo di come sia finito nel deserto, né alcuna memoria della sua vita oltre ad alcuni flash vaghi e casuali. Dal deserto, l’uomo si sposta in un vicino Villaggio, una piccola oasi civilizzata e tecnologicamente all’avanguardia dove tutti si riferiscono a lui come Sei. Nel Villaggio, infatti, gli abitanti non hanno nome ma vengono riconosciuti e identificati soltanto da una sequenza numerica. Nonostante le pretese di libertà, il Villaggio è governato dal criptico e sadico Due, che cerca di convincere tramite sedute di psicoterapia Sei che il Villaggio è l’unica realtà esistente e, dall’altro lato, sfrutta il disorientamento del protagonista per scoprire dove è stato sepolto l’anziano ucciso nel deserto. Poco prima di spirare, infatti, il vecchio ha confessato a Sei che è possibile fuggire dal Villaggio, una pericolosa informazione che potrebbe mettere a rischio il dominio di Due. Tra confuse memorie della vita precedente, tentativi di alleanze e tradimenti, Sei cercherà una via di fuga dal Villaggio.
La serie è stata accolta da recensioni negative, che hanno criticato tanto la struttura drammatica della miniserie quanto le radicali differenze nei toni e nell’atmosfera rispetto all’originale inglese.

 

3. Ambiti distopici

Io non sono un numero, sono un uomo libero!”. Il primo scambio di battute tra Due e Sei, ripreso anche in questo remake del 2009, è diventato parte integrante dell’immaginario popolare e resta, probabilmente, la maggiore eredità lasciata all’immaginazione collettiva dalla serie inglese del 1967, tra le prime a portare un universo di natura distopica sul piccolo schermo. Pur limando il surrealismo che caratterizza tanto le atmosfere quanto la progressione narrativa dell’originale di ATV (oggi ITV), il revival americano di The Prisoner condivide gli elementi che hanno reso celebre la serie ideata da Patrick McGoohan. The Prisoner mette così in scena il conflitto tra individuo e autorità, dove quest’ultima ricorre a strumenti quali la depersonalizzazione (l’eliminazione del nome proprio, sostituito da un numero da una a quattro cifre, cancella il vissuto pregresso dell’individuo) per estorcere informazioni (“Cosa volete?” “Informazioni” è un’altra delle battute cult della serie) e confessioni relative tanto a una vita precedente che appare quasi come un sogno quanto a possibili tentativi di evasione e ribellione nel tempo presente. I prigionieri sono sorvegliati da un fitto reticolato di telecamere e, nascosti dietro facciate di affabilità, si celano spie al soldo di Due (nella serie originale si fa riferimento anche a un possibile Uno, vero “amministratore” del Villaggio che fa la sua comparsa nel controverso episodio finale; nel remake di AMC la figura sembra essere assente). Lo scenario distopico dipinto da The Prisoner, dunque, è pienamente orwelliano e ispirato a un’opera come 1984, che negli anni di produzione dell’originale inglese conosceva la sua massima fortuna letteraria.
 

4. Coordinate spazio-temporali

The Prisoner si colloca, volutamente, in un piano temporale ambiguo e indefinito che potrebbe corrispondere tanto a un presente alternativo quanto a un futuro prossimo. Girata in Namibia, la serie è ambientata nel Villaggio, un agglomerato urbano che sorge nel mezzo di un non meglio specificato deserto (nella serie di ITV, il Villaggio si trova in una zona costiera). I flashback della vita precedente di Sei, invece, sono ambientati a New York.

 

Keywords, tag: distopia politica, isolamento, Regno Unito, sorveglianza di massa, totalitarismo