Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2013
Paese di produzione: Francia, Israele, Belgio, Polonia, Lussemburgo, Germania
Genere: animazione, fantascienza, drammatico
Durata: 122 minuti
Casa di produzione: Bridgit Folman Film Gang, Pandora Film, Opus Film, ARP Selection, Entre Chien et Loup, Paul Thiltges Distribution
Figure professionali: Ari Folman (regia, sceneggiatura), Sébastien Delloye, David Grumbach (produzione), Max Richter (musiche), Robin Wright, Harvey Keitel, Paul Giamatti (cast)
Riconoscimenti: Miglior Film di Animazione – 26th European Film Awards; Premio della Critica – Sitges Film Festival 2013
Soggetto: Stanislaw Lem, Kongres Futurologiczny, 1973; trad. it. (1° ed.) Il Congresso di Futurologia, Editori Riuniti, Roma 1981

 

2. Descrizione

Presentato al Festival Internazionale del Cinema di Cannes del 2013, The Congress è un film del 2013 scritto e diretto dall’israeliano Ari Folman tratto dal romanzo Il Congresso di Futurologia del polacco Stanislaw Lem.
L'attrice Robin Wright, a causa della sua età, non riesce più a trovare un ruolo cinematografico, anche per la presenza di un figlio piccolo, Aaron, affetto da una malattia che lo sta rendendo lentamente cieco e sordo. Le motivazioni familiari, oltre ad una certa disillusione per la vita sul set, spingono Robin a cedere i diritti sulla sua immagine a Miramount Studio, che intende utilizzare le sembianze e le espressioni di Robin in contenuti di intrattenimento digitale. Secondo le clausole del contratto, Robin accetta di non recitare mai più, ottenendo in cambio l’immortalità e l’eterna giovinezza della sua immagine agli occhi del pubblico. Venti anni dopo, Robin è invitata al Congresso di Futurologia ad Abrahama, una realtà allucinatoria formata da frammenti dell’immaginazione di migliaia di persone e interamente gestita da Miramount, accessibile dopo avere assunto una nuova droga sintetica che trasforma la realtà circostante e tutte le persone in cartoni animati. Durante la trattativa per la cessione definitiva dei suoi diritti di immagine, Robin viene a sapere che Miramount sta per mettere in commercio un nuovo composto chimico che permette a chi lo ingerisce di trasformarsi in chiunque desideri. Ferocemente contraria a trasformare l’identità in un prodotto, Robin cercherà di fuggire dalla realtà distopica e allucinatoria creata dalla Miramount per ricongiungersi con la famiglia.
 

3. Ambiti distopici

La componente distopica di The Congress si manifesta in tutta la sua forza nella seconda parte del film, dove il live action lascia spazio all’animazione digitale. Nella realtà allucinatoria futura creata da Miramout Studio, le persone possono trovare rifugio dai problemi della realtà grazie all’inalazione di composti chimici. Il prezzo della fuga nella realtà alternativa, che richiama sinistramente timori e discorsi che circondano il concetto di “metaverso”, è la trasformazione della realtà fattuale in una dimensione quasi post-apocalittica, con città in rovina, deserte e con pochi relitti di uomini che vagano senza meta per le strade.
Uno degli elementi fondamentali nell’economia della narrazione di The Congress è la paura per lo scorrere del tempo e il senso di smarrimento di sé nel caos del fluire temporale. Attraverso la metafora del cinema, il lungometraggio di Folman descrive una società alla ricerca dell’eterna giovinezza, eterna leggerezza e in continua fuga dalle responsabilità più stringenti della vita. Grazie ai progressi di tecnologia e chimica, l’essere umano di The Congress può liberamente scegliere di fuggire dalla realtà e rifugiarsi in un mondo fittizio, espressione massima dell’edonismo dove ciascuno può creare un nuovo sé frutto, tuttavia, solo di un’operazione dell’immaginazione.

 

4. Coordinate spazio-temporali

The Congress inizia nel 2013 ma le vicende narrate si sviluppano lungo un arco temporale di ampio respiro, quantificato in circa quarant’anni. La sezione iniziale in live action è principalmente ambientata nell’hangar in disuso della famiglia Wright, metafora visiva del declino dell’attrice protagonista, e nei Miramout Studios. La seconda parte del film, realizzata in tecnica animata, si svolge nel fittizio stato di Abrahama, un’area all’apparenza desertica che si trasforma in un tripudio di fantasiosi colori una volta assunta la droga allucinatoria. È proprio ad Abrahama, inoltre, che si trova il Miramout Hotel sede del Congresso di Futurologia.

 

Keywords, tag: allucinazione, animazione, Belgio, edonismo, droga, Francia, Israele, metaverso, thriller