Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2021
Origine: Corea del Sud
Servizio di messa in onda: Netflix
Numero stagioni/episodi: 1/9
Genere: azione, thriller
Figure professionali: Hwang Dong-hyuk (ideatore, sceneggiatore e regista), Lee Jung-jae, Park Haee-soo, Jung Ho-yeon (cast)

 

2. Descrizione

Tra i maggiori fenomeni mediali del 2021, Squid Game è solo l’ultimo, in ordine cronologico, di una serie di prodotti culturali di origine sudcoreana giunti rapidamente all’attenzione del pubblico globale. Seong Gi-hun, il protagonista della serie, vive in condizioni di indigenza con l’anziana madre malata, è divorziato, sommerso dai debiti e tormentato dagli usurai. Dietro la promessa di un ricco premio finale in caso di vittoria, il protagonista accetta l’invito di un misterioso individuo a prendere parte ad alcuni giochi per bambini come il “gioco del calamaro” che dà il titolo alla serie. Seon Gi-hun, insieme ad altri 455 giocatori che hanno volontariamente scelto di partecipare, si ritrova così catapultato in un enorme parco giochi da incubo a lottare per la propria vita in una serie di sfide dalla crudeltà e violenza crescente, sotto gli occhi di un inquietante esercito di guardiani mascherati e in cui l’eliminazione da un gioco corrisponde alla morte.
Secondo i dati riportati da Netflix, Squid Game rappresenta il miglior lancio nella storia della piattaforma, con 111 milioni di stream nei giorni immediatamente successivi alla sua distribuzione, confermando il ruolo di primo piano assunto dall’industria dell’audiovisivo coreana nell’attuale economia dei media.

 

3. Ambiti distopici

Come in diverse altre narrazioni mediali sudcoreane di recente produzione (il riferimento è soprattutto a Parasite, lungometraggio diretto da Bong Joon-ho e vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film nel 2020), anche Squid Game porta in scena il tema del profondo conflitto sociale che caratterizza una società estremamente polarizzata come quella coreana, dove una ristretta cerchia di individui si trova in possesso di immensi patrimoni, mentre una vasta parte della popolazione è costretta a contrarre debiti sempre più gravosi per sopravvivere. Come riportato in diverse interviste da Hwang Dong-hyuk, il creatore della serie, Squid Game costituisce un’allegoria della lotta per la sopravvivenza in una moderna società capitalista sempre più fuori controllo e senza scrupoli. I concorrenti del “gioco del calamaro”, reclutati tra indebitati, truffatori, piccoli criminali, immigrati sfruttati e sottopagati, così, si trovano a competere in una sfida mortale sotto gli occhi di un manipolo di miliardari annoiati che scommettono sulla disperazione umana.
La serie, inoltre, richiama, in modo più o meno volontario, alcuni dei tratti rinvenibili nella letteratura concentrazionaria: il processo di spersonalizzazione a cui vengono sottoposti i giocatori, privati del loro nome in favore di un numero che cancella qualsiasi loro vita precedente; un regolamento estremamente rigido che non prevede eccezioni, pena la morte; una precisa gerarchia che regola i rapporti tra vittime e carnefici.

 

4.Coordinate spazio-temporali

La serie, pur senza fornire indicazioni precise, si svolge nel tempo presente (o, comunque, in un futuro molto prossimo) e alterna scenari reali ad altri fittizi. La storia ha inizio nella capitale sudcoreana, Seul, e nelle strade di quartieri come Yeoido o Ssangmun-dong, fornendo così uno spaccato della mediocre e degradante vita quotidiana condotta dai personaggi. L’arena narrativa principale della serie, tuttavia, è un’isola sconosciuta al largo della costa sud-orientale coreana. Risultano particolarmente suggestivi gli scenari con cui i personaggi interagiscono, che richiamano installazioni come la Muralla Roja dell’architetto spagnolo Ricardo Bofill o opere artistiche come La Relatività di M.C. Escher.

 

Keywords/tag: conflitto sociale, classi sociali, alienazione, lavoro