Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2009
Origine: Stati Uniti d’America
Canale/Servizio di messa in onda: ABC
Genere: commedia, drammatico, fantastico, poliziesco, sentimentale
Numero stagioni/episodi: 2/22
Figure professionali: Bryan Fuller (ideatore e produttore esecutivo), Lee Pace, Anna Friel, Chi McBride, Field Cate, Ellen Greene, Swoosie Kurtz, Kristin Chenoweth (cast), Jim Dale (voce narrante)
Soggetto (in caso di adattamento)

 

2. Descrizione

Pushing Daisies è il racconto a tinte dramedy della vita di Ned, un pasticcere in grado, tramite un bizzarro potere, di riportare in vita gli esseri viventi solamente ricorrendo al contatto fisico. A tale dono apparentemente salvifico si accompagna però un triste contrappasso. Nel momento in cui una persona o un animale è rianimato, Ned viene posto davanti a difficili decisioni: toccare nuovamente la forma di vita significa mettere fine, questa volta in modo perpetuo, alla sua esistenza, ma se questo non succede entro 60 secondi, un’altra forma di vita di pari valore morirà. Come comprende lo stesso protagonista sin da piccolo, «primo tocco di nuovo la vita, secondo tocco la morte, per sempre». Da bambino, Ned assiste infatti alla morte del cane, riportato subito in vita a spese della madre, morta da lì a poco in modo improvviso. Rianimandola, provoca la dipartita del padre di Chuck, sua migliore amica, questa volta consapevole della sua colpa; per poi vedere perire nuovamente la madre, a causa di un innocente bacio della buonanotte. Diventato adulto gestisce un ristorante, ma vista la difficile situazione finanziaria in cui versa l’impresa, accetta l’offerta dell’investigatore Emerson Cod di rivitalizzare temporaneamente le vittime di omicidio in cambio di denaro. Il piano sembra funzionare, fino a quando tra i defunti non trova Chuck, di cui si innamora nuovamente e non vuole più lasciarsi scappare. Seppur particolarmente apprezzata dalla critica, che ne ha lodato il cast, la regia, la scrittura, il tono e la scenografia e con al seguito 17 nomination e 7 vittorie ai Primetime Emmy Award, una simile accoglienza non è stata riscontrata negli ascolti, calati soprattutto a partire dalla seconda stagione, di cui i creatori sono stati costretti ad anticipare il finale.

 

3. Ambiti distopici

La serie prende il nome dall’espressione idiomatica inglese “spingere le margherite”, che può essere tradotta in italiano come “morto e sepolto”, dando per sottinteso che i fiori siano spinti dal basso, una volta che ci si trova sottoterra. Nonostante le premesse fatalistiche, la serie è stata pensata, pubblicizzata e descritta dai suoi creatori come una “fiaba forense”, essendo dotata di un insolito stile visivo (con un uso della CGI per ricreare scene che ricordano i quadri di René Magritte ed Edward Hopper), una scenografia eccentrica (con la prevalenza di rossi e arancioni), stravaganti personaggi, situazioni grottesche e dialoghi frenetici con uno smodato utilizzo di giochi di parole, metafore e doppi sensi. Secondo il fotografo Michael Weaver la serie doveva risultare come un mix tra Il favoloso mondo di Amélie e un film di Tim Burton. È appunto nella sapiente mescolanza di generi e nei complessi rimandi intertestuali dell’impianto visivo e narrativo, che vanno dal giallo anni ’40 al musical, che, secondo Lorna Jowett, è possibile intravedere anche alcuni elementi distopici. La sua estetica linguistica combina infatti influenze provenienti dal noir distopico a varie forme di utopia fantastica.

 

4. Coordinate spazio-temporali

L’infanzia del protagonista è ambientata nella fittizia cittadina di Coeur d’Coeurs, fondata nel 1802, posizionata a 131 miglia a sud della città in cui Ned e Chuck vivranno in seguito e, secondo alcune ricostruzioni, collocabile in Massachussets. Altri luoghi ricorrenti negli episodi sono il ristorante di proprietà di Ned specializzato in torte, dal nome “The Pie Hole”, il negozio di caramelle “Bittersweet”, il mulino VonRoenn, la “Boutique Travel Travel Boutique” e la Longborough School for Boys. Sempre secondo Lorna Jowett, i costumi e la mise-en-scène fiabesca suggeriscono che Pushing Diasies non abbia una collocazione definita nel tempo: un’indeterminatezza storica che può apparire inquietante per il telespettatore e che serve a supportare gli elementi fantasy, oltre che a creare rimandi intertestuali verso altre epoche storiche e generi cinematografici. Nel mondo narrativo, vinili, vecchi telefoni francesi e veicoli convivono con più moderne Prius, Hummer e altri elementi dei giorni nostri, tra cui internet e il cambiamento climatico.

 

Keywords, tagdramedy, fantasy, fiaba, morte, noir distopico, vita