Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2021
Origine: Italia
Genere: Azione, fantascienza, drammatico
Durata: 110 minuti
Casa di produzione: Groenlandia, Minerva Pictures, Rai Cinema.
Figure professionali: Alessandro Celli (regia e sceneggiatura), Antonio Leotti (sceneggiatura), Matteo Rovere, Santo Versace (produzione), Alessandro Borghi, Barbara Ronchi, Dennis Protopapa (cast)
Riconoscimenti: nomination ai Nastri d’Argento 2022 (Migliore regista esordiente – Alessandro Celli)

 

2. Descrizione

Presentato alla 78° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Mondocane è il lungometraggio di esordio di Alessandro Celli, regista fino a quel momento noto soprattutto per progetti televisivi.
In un futuro vicino, la città di Taranto è stata divisa in due entità territoriali distinte: la Nuova Taranto e l’area del vecchio centro industriale della città, in rovina e circondata da un filo spinato che impedisce l’accesso alla Forze dell’Ordine e a qualsiasi altro intruso. Pietro e Christian sono due orfani della metà malfamata della città pugliese che, alla ricerca di una vita migliore, entrano nelle Formiche, una delle bande criminali che si contende la città in una sanguinosa lotta senza confine. L’amicizia tra Mondocane e Pisciasotto, come i due vengono rinominati dalle Formiche, si incrina bruscamente quando conoscono Sabrina, un’orfana della Taranto Nuova. Sarà proprio grazie a Sabrina che Mondocane riuscirà a difendere i propri valori dalla cieca morsa della violenza e scappare da Taranto, lasciando indietro Pisciasotto, ormai soggiogato dal carisma di Testacalda, il leader delle Formiche.
 

3. Ambiti distopici

Mondocane rappresenta uno dei rari tentativi del cinema italiano di affrontare problematiche contemporanee con la chiave narrativa della distopia. Mondocane è la storia di una Taranto devastata dalle estreme conseguenze dell’inquinamento industriale e della crisi ambientale in atto da decenni nella città pugliese: la vecchia Taranto è malata, grigia, povera e senza acqua pulita, a differenza del clima di progresso e benessere che anima la città nuova. All’ambito distopico relativo alle catastrofi naturali, così, se ne innesta un secondo chiaramente declinato in chiave politica. Tra le due aree della città non esiste dialogo o contatto, se non quando membri dei gruppi criminali della zona vecchia si recano nella Nuova per scorribande. La nuova struttura sociale disfunzionale della vecchia Taranto è a tutti gli effetti post-apocalittica, priva di rappresentanti o di un ordine democratico, a favore invece di una struttura anarchica.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Mondocane si svolge in un futuro prossimo non meglio specificato, diversi anni dopo il drammatico disastro ambientale causato dalle acciaierie di Taranto. Il film si sviluppa interamente nella città pugliese, ponendo grande enfasi sulla divisione simbolica della società tarantina: la Taranto Nuova è moderna, accogliente e pulita, mentre la zona interdetta è uno scenario post-apocalittico, devastata e degradata. L’unico elemento territoriale in comune tra le due zone è il mare, cupo e minaccioso nella Taranto vecchia e cristallino nelle spiagge della città nuova.

 

Keywords, tag: catastrofe naturale, conflitto sociale, crisi stato democratico, disastro ambientale, Italia, società post-apocalittica, sopravvivenza, violenza