Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2015
Origine: Stati Uniti, Australia
Genere: azione
Durata: 120 minuti
Casa di produzione: Village Roadshow Pictures, Kennedy Miller Mitchell, RatPac-Dunne Entertainment
Figure professionali: George Miller (regia, sceneggiatura e produzione), Nico Lathouris (sceneggiatura), Steven Mnuchin (produttore esecutivo), Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult (cast)
Riconoscimenti: sei Premi Oscar nel 2016 (Miglior montaggio; Miglior sonoro; Miglior montaggio sonoro; Miglior scenografia; Migliori costumi; Miglior trucco e acconciatura)

 

2. Descrizione

In un futuro post-apocalittico, la Terra è stata devastata da guerre nucleari e da una serie di catastrofi naturali che hanno rapidamente portato l’umanità al collasso. In un’Australia desertificata vaga Max, un ex poliziotto tormentato dai fantasmi della moglie e della figlia, morte all’inizio del crollo della civiltà. Durante uno dei suoi vagabondaggi, Max viene catturato dai “Figli della Guerra”, una tribù che si muove su auto blindate guidata da Immortan Joe, un anziano signore della guerra che controlla le riserve idriche della Fury Road dalla sua Cittadella. Dopo essere riuscito a sfuggire all’armata di Immortan Joe, Max si unisce a Furiosa, una Figlia della Guerra ribelle intenzionata a fuggire dalla Cittadella insieme alle Cinque Moglie, cinque donne fertili scelte da Immortan Joe per proseguire la sua dinastia, per condurle nel “Luogo verde delle Molte Madri”, un’oasi pacifica situata nel mezzo del deserto post-apocalittico.
Il film rappresenta, idealmente, il quarto capitolo della saga iniziata nel 1979 da Interceptor e proseguita poi con Interceptor 2 – Il guerriero della Strada (1981) e Mad Max oltre la sfera del tuono (1985), lungometraggi diretti sempre da George Miller e con Mel Gibson nei panni di Max.

 

3. Ambiti distopici

Mad Max: Fury Road recupera gli elementi caratteristici della saga diretta da George Miller, tra i più noti esempi di cinema distopico dello scorso secolo. Il futuro immaginato dal film è piagato dalle conseguenze delle guerre nucleari (diversi personaggi mostrano i segni di un’esposizione prolungata alle radiazioni) e delle catastrofi naturali, che hanno riportato la civiltà a uno stato semi-primitivo. Il controllo delle risorse necessarie alla vita umana, come l’acqua, diventa lo strumento attraverso cui signori della guerra come Immortan Joe, attorno cui si raduna anche una sorta di culto, assoggettano la popolazione, rendendola di fatto schiava.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Il film, come i precedenti capitoli della saga, si svolge in un futuro imprecisato in cui la Terra è stata sconvolta da guerre nucleari e catastrofi naturali che hanno rapidamente portato all’esaurimento delle risorse necessarie alla vita umana. Teatro dell’azione è la “Fury Road”, un tortuoso percorso che si fa largo nell’Outback australiano per giungere alla Cittadella, fortezza di Immortan Joe e dei Figli della Guerra che si sviluppa in un dedalo di formazioni rocciose. L’ambientazione desertica rappresenta una delle cifre stilistiche della saga, sebbene Mad Max: Fury Road mostri anche altre ambientazioni come il “Luogo verde delle Molte Madri”, una palude popolata da strane figure che sorge dove un tempo si trovava la radura verde e fertile in cui Furiosa è stata cresciuta prima di essere rapita dai Figli della Guerra.

 

Keywords, tag: Australia, catastrofe naturale, crisi società, disastro ambientale, schiavismo, società post-apocalittica