Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2021
Origine: Germania, Paesi Bassi
Genere: fantascienza
Durata: 93 minuti
Casa di produzione: Flare Film, Windmill Film, Rundfunk Berlin-Brandeburg
Figure professionali: Marten Persiel (regia e sceneggiatura), Aisha Prigann (sceneggiatura), Catherine Bergfeld (produzione), Noah Saavedra, Jessamine-Bliss Bell, Vibeke Hastrup (cast)

 

2. Descrizione

Presentato al Festival del Cinema di Zurigo del 2021, Everything Will Change è il secondo film diretto dal regista Marten Piersel dopo l’esordio del 2012 con This Ain’t California.
In un futuro prossimo, a causa di sempre più frequenti catastrofi naturali e disastri ambientali, quasi la totalità delle specie animali sulla Terra si sono estinte e l’intero pianeta sembra avviarsi verso una lenta quanto inevitabile morte. Ogni individuo è dotato di una nuova tecnologia che, applicata direttamente alla retina, ridefinisce la realtà, eliminando possibili componenti spiacevoli. Guidati da una misteriosa donna che rimane anonima per tutta la durata del film, tre ventenni, Fini, Cherry e Ben, giungono all’Arca, un ambiente di ricerca che raccoglie scienziati impegnati a studiare radici e conseguenze dei cambiamenti climatici e come tutelare la biodiversità del pianeta. Una volta che i protagonisti hanno varcato le soglie dell’Arca, il linguaggio fantascientifico del film vira verso il documentario di inchiesta e denuncia, definendo quindi l’originalità della pellicola di Persiel.
Suddiviso in diversi capitoli, Everything Will Change ha raccolto il plauso dei recensori tedeschi, che hanno lodato soprattutto il lavoro sulla saturazione dei colori.

 

3. Ambiti distopici

Come percepiranno le generazioni future l’idea di una natura che ormai ha cessato di esistere? È questo l’interrogativo attorno cui sembra essere costruito Everything Will Change, una coraggiosa operazione che unisce fantascienza e documentario per definire il preoccupante orizzonte che sembra attendere il pianeta e la sua biodiversità. Il film presenta un’umanità futura provata da disastri naturali, pandemia sempre più ricorrenti e la diffusione di un disagio psicologico che culmina in paranoia, forme di isolamento e un malcelato senso di rassegnazione per il futuro. Il declino umano va di pari passo a quello della Terra e delle sue risorse e, per questo motivo, si è diffusa una nuova tecnologia retinica in grado di trasfigurare la deprimente realtà. Il focus del film, però, è sulle conseguenze del cambiamento climatico in atto e i suoi possibili risvolti nel futuro prossimo. In particolare, la pellicola di Persiel
intende concentrarsi su come le generazioni future guarderanno al pianeta ormai decadente e come potranno conoscere specie animali oggi comuni ma in futuro probabilmente estinte. Nella sua denuncia, che non punta tanto alla traumatizzazione del pubblico quanto al tentativo di costruire una coscienza sui cambiamenti in atto, Persiel presta particolare attenzione alla cosiddetta shifting baseline per analizzare come l’uomo abbia una consapevolezza scarsa se non nulla riguardo il suo impatto sulla natura.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Everything Will Change è ambientato nel 2054, mentre il setting rimane sempre indefinito, quasi a volere donare universalità alla trama del film e al suo messaggio di fondo.

 

Keywords, tag: catastrofi naturali, disastro ambientale, Germania, Paesi Bassi, riscaldamento globale