Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anni di uscita: 1991-2019
Origine: Stati Uniti
Genere: strategia
Software house: MicroProse (I-II), Aspyr (III-IV), Firaxis Games (III-VI).
Piattaforme: Amiga, Atari ST, SNES, Microsoft Windows, Linux, Mac OS, PlayStation, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360,  PlayStation 3, iOS, Android, Nintendo DS, N-Gage, Windows Phone, Facebook Platform, PlayStation Vita.

 

2. Descrizione

Americani, Arabi, Brasiliani, Cinesi, Inglesi, Francesi, Tedeschi, Greci, Indiani, Giapponesi, Romani, Russi e Spagnoli sono solo alcuni dei popoli – ognuno con le sue peculiarità, debolezze e punti di forza – che si possono guidare verso la gloria nelle tante versioni di Civilitation, fortunato franchise videoludico creato da Sid Meier. Come riporta il titolo, Civilization consente al videogiocatore, quasi fosse una mano invisibile, di impersonare una civiltà e amministrarne lo sviluppo in termini politici, militari, agricoli, commerciali, culturali, scientifici e religiosi, lungo il corso di tutte le epoche storiche (dalle ere antiche, classiche e medievali, fino a quelle industriali, dell’informazione e futuristiche). Il videogioco, attualmente al suo sesto capitolo, è considerato capostipite e pietra miliare del sottogenere strategico 4X: dove le X stanno per eXplore (“esplora”: ogni giocatore ha all’inizio una visibilità ridotta sulla mappa che è possibile ampliare mandando in ricognizione unità o sviluppando la diplomazia con altre nazioni), eXpand (“espandi”: il territorio posseduto da una singola civiltà aumenta creando nuovi avamposti o conquistandoli dagli avversari), eXploit (“sfrutta”: è possibile creare nuovi edifici, infrastrutture o perfino meraviglie che conferiscono bonus, sulla base delle risorse presenti nel terreno), eXterminate (“stermina”: eliminare i nemici, entrando in conflitti armati). La vittoria finale si ottiene superando le altre popolazioni in almeno un ambito ritenuto rilevante, come la cultura, la diplomazia, la scienza, il dominio o il tempo di gioco. La serie di Civilization ha dato vita a 6 titoli principali, svariati DLC e spin-off per diverse piattaforme (come Beyond Earth, ambientato nello spazio) e perfino un gioco da tavolo. È stato considerato da riviste sia di settore (Computer Gaming World) sia generaliste (Time) tra i giochi più importanti della storia, ottenendo sempre ottime valutazioni dal pubblico e dalla critica.

 

3. Ambiti distopici

Civilization non è necessariamente un videogioco distopico, ma è piuttosto il simulatore per eccellenza di ucronie. Permette infatti di ricreare in laboratorio le civiltà umane, farle scontrare in maniere inedite o posizionarle in modo del tutto casuale e inaspettato nel tempo e nello spazio, creando scenari alimentati da affascinanti paradossi storici. Cosa accadrebbe se gli Inglesi si sviluppassero in mezzo al deserto, le piramidi le costruissero i Greci, l’Egitto fosse la prima nazione ad industrializzarsi e gli Stati Uniti diventassero uno stato totalitario? Gli esiti che scaturiscono da questi what if toccano probabilmente molti ambiti distopici, portando il videogiocatore ad interrogarsi sui pro e i contro del progresso politico e tecnico-scientifico e a metterlo di fronte a scelte moralmente ambigue o riprovevoli. Per esempio, non sempre una democrazia liberale risulta preferibile a una violenta autocrazia se garantisce meno stabilità politica e allontana la civiltà della vittoria militare. Sta quindi al giocatore decidere se sia conveniente, in base alle circostanze, sviluppare un mondo di pace e progresso sociale, oppure di guerra e sopraffazione dei popoli. Inoltre, soprattutto se giocato a difficolta elevate, si viene messi di fronte alla complicata gestione di catastrofi naturali, guerre atomiche, inquinamento e cambiamento climatico. Senza contare la presenza di mod create dagli utenti che permettono di vivere scenari apocalittici o di impersonare dittatori come Adolph Hitler o Iosif Stalin.

 

4. Coordinate spazio-temporali

In ogni versione di gioco esiste un catalogo di mappe di diversa grandezza e caratteristiche morfologiche, in cui le civiltà possono essere disposte in modo casuale o sulla base di specifici criteri. La fisionomia può essere simile o molto differente da quella della Terra, ma ogni popolazione o insediamento si muove od è posizionato all’interno di un esagono, che rappresenta l’unità minima territoriale, dotata di risorse. A seconda delle opzioni selezionate ad inizio partita, è possibile ambientare il gioco in una o più epoche storiche: in Civilization 6 queste sono l’era antica (4000 a.C. -1000 a.C.), la classica (1000 a.C. - 500 d.C.), la medievale (500 - 1350), la rinascimentale (1350 - 1725), l’industriale (1725 - 1890), la moderna (1890 - 1945), l’atomica (1945 - 1995), l’era dell’informazione (1995 - 2020) e il futuro (2020 - 2050). Il passaggio da un’era a quella successiva può variare tra le civiltà e avvenire prima o dopo le date specificate, essendo contraddistinto da una particolare scoperta tecnica o sviluppo culturale.  

 

Keywords, tagciviltà, cultura, guerra, politica, simulazione, storia, strategia, tecnologia, ucronia