Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2001
Origine: Giappone, Polonia
Genere: fantascienza, drammatico
Durata: 107 minuti
Casa di produzione: Deiz, Bandai Visual, Media Factory, Dentsu, Nippon Herald Films
Figure professionali: Mamoru Oshii (regia e sceneggiatura), Kazunori Ito (soggetto e sceneggiatura), Atushi Kubo (produzione), Malgorzata Foremniak, Wladyslaw Kowalski, Jerzy Gudejko (cast)
Riconoscimenti: Migliore Fotografia – Festival Internazionale del cinema fantastico della Catalogna; Miglior Film – Sci-Fi London 2002

 

2. Descrizione

Quarto film live action del regista giapponese Mamoru Oshii, noto soprattutto per l’adattamento cinematografico di Ghost in the Shell del 1995, Avalon è un film del 2001 con un cast principalmente formato da attori polacchi (le forze armate polacche hanno anche fornito alcuni degli armamenti visti nel film).
In un futuro prossimo, gran parte dell’umanità trascorre le giornate su Avalon, uno sparatutto in prima persona giocato in realtà virtuale. I giocatori si riuniscono in server per sessioni di gioco multiplayer o in singolo e guadagnare punti esperienza e crediti di gioco che possono essere convertiti in valuta reale.
Ash è una delle giocatrici più esperte di Avalon, anche se ormai si è totalmente convertita all’esperienza di gioco in singolo dopo che la sua squadra si è sciolta. Quasi casualmente, Ash viene a conoscenza di un misterioso livello segreto all’interno di Avalon, un livello di difficoltà estrema in cui non vi è possibilità di reset e in cui la sconfitta del proprio avatar può coincidere con la morte cerebrale della persona fisica e reale dietro l’avatar, come successo a Muprhy, un ex compagno di squadra di Ash.
Nel corso della ricerca di un misterioso NPC (Non-Playable Character, termine che, nella terminologia videoludica, indica tutti quei personaggi non controllabili dal giocatore) noto come “ghost” e possibile porta di accesso al livello segreto, il piano della realtà di Ash si andrà sempre più a fondere con il mondo virtuale, fino a quando non ci sarà più alcuna via di fuga da Avalon.
Presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Cannes nel 2001, Avalon ha ricevuto una distribuzione theatrical e home video molto limitata, circolando soprattutto in forma di bootleg sottotitolato.

 

3. Ambiti distopici

Avalon ipotizza un futuro tetro, grigio e depresso dove l’umanità ha abbandonato quasi totalmente il contatto con la realtà fattuale per rifugiarsi nell’adrenalina di un videogioco in VR dinamico e competitivo come Avalon, un’esperienza talmente immersiva da elidere qualsiasi confine tra reale e virtuale. In questo senso, oltre alle numerose citazioni “stilistiche” al ciclo arturiano già individuabili nel titolo del lungometraggio, Avalon presenta richiami a La Jetée, cortometraggio francese del 1962 che ha ispirato il classico L’esercito delle 12 Scimmie di Terry Gilliam (1995), e a Matrix, con cui condivide il rapporto non binario tra realtà e mondo virtuale. Avalon, curiosamente, ricalca numerosi stilemi dei videogiochi contemporanei, dall’utilizzo della Realtà Virtuale al sistema di microtransazioni per convertire denaro in crediti virtuali fino ai lag e bug di sistema che permettono ai giocatori di accedere ad aree altrimenti inaccessibili nella normale esperienza di gioco.  

 

4. Coordinate spazio-temporali

Avalon è ambientato in un futuro prossimo non meglio definito, ma connotato come un tempo tetro, deprimente e grigio. Altrettanto grigio e anonimo è il setting spaziale della vicenda, ambientata principalmente nel mondo virtuale di Avalon.

 

Keywords, tag: fantascienza, Giappone, Polonia, realtà virtuale, videogame, VR