Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2016
Origine: Francia
Genere: fantascienza
Durata: 92 minuti
Casa di produzione: Lidderdalei Productions, Virtual Revolution
Figure professionali: Guy-Roger Duvert (regia e sceneggiatura), Mike Dopud, Jane Badler, Jochen Hagele (cast)

 

2. Descrizione

Scritto e diretto da Guy-Roger Duvert, 2047: Virtual Revolution è un film francese indipendente del 2016 e disponibile nei cataloghi di diversi operatori VOD europei.
Nel futuro prossimo, la maggior parte della popolazione vive in universi virtuali controllati da un ristretto manipolo di corporation globali della tecnologia che agiscono con il benestare dei governi nazionali. 148 di “Connessi”, come vengono nominati gli individui connessi alla Realtà Virtuale, vengono uccisi nel corso di un attentato portato avanti con un virus informatico dai Negromanti, una cellula clandestina che intende distruggere tutti gli universi virtuali esistenti per riportare l’umanità alla realtà. La Synternis Corporation, una delle grandi aziende tecnologiche che gestisce gli universi virtuali, assolda Nash, un disilluso detective perseguitato dalla morte della fidanzata avvenuta diversi anni prima, per indagare sui Negromanti e prevenire un attacco finale e decisivo che potrebbe compromettere per sempre la stabilità della Realtà Virtuale. Nel corso delle indagini, tuttavia, Nash scoprirà come i reali obiettivi della Synternis non siano così trasparenti e riuscirà a mettersi in contatto con i leader dei Negromanti, che gli offriranno una diversa prospettiva sugli eventi del mondo circostante.
Il film, che ha avuto una distribuzione in sala piuttosto limitata, è stato criticato come eccessivamente derivativo dalla stampa specializzata.

 

3. Ambiti distopici

Come facilmente intuibile sin dal titolo della pellicola, 2047: Virtual Revolution è un film incentrato sulla potenziale pervasività degli universi creati dalla realtà virtuale, tema quanto mai attuale in un’epoca segnata dal dibattito (politico, sociale, culturale, etico) riguardante i cosiddetti “metaversi”. In questo senso, il film di Duvert ipotizza uno scenario estremo in cui la quasi totalità della popolazione ha scelto di rinunciare alla realtà fattuale per trasformarsi in avatar con cui esplorare mondi digitali creati da un manipolo di corporation dell’high tech tacitamente supportate dai governi nazionali, a cui viene così garantita una popolazione docile e incapace di creare opposizioni alle politiche governative. L’utilizzo su larga scala della Realtà Virtuale genera piccolo ma violenti movimenti clandestini come i Negromanti, il cui obiettivo ultimo è quello di distruggere tutti gli universi virtuali per riportare l’uomo alla realtà e, ipoteticamente, a sperimentare una vera libertà non condizionata dalle leggi di un universo virtuale controllato da aziende mosse solo dall’ottica del profitto. Il personaggio di Nash incarna le insicurezze di un uomo consapevole del valore della realtà e della libertà ma anche innegabilmente attratto dalla prospettiva di un universo virtuale dove è possibile vivere in serenità e senza conflitti di sorta.

 

4. Coordinate spazio-temporali

2047: Virtual Revolution è ambientato nel futuro prossimo del 2047. L’azione si sviluppa in una versione futuristica di Parigi, denominata Neo-Parigi, in cui la quasi totalità della popolazione vive connessa ai molteplici universi creati dalla VR.

 

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