Università Cattolica del Sacro Cuore

Il mondo del turismo del vino ha subito negli ultimi anni una grande trasformazione che si è concretizzata in numeri in costante crescita e in una trasformazione del turista del vino: da appassionato wine lover a turista culturale interessato all’esperienza più vasta del vino, della sua cultura, dei suoi terroir.

Il fascino turistico dei territori vinicoli

Territori vinicoli e cantine, infatti, sono oggi meta desiderata anche da visitatori interessati a vedere le architetture del vino o a vivere eventi culturali declinati sui binomi musica/vino, arte/vino, vino e food. Questo ha richiesto in anni recenti un crescente impegno da parte degli operatori per rispondere in modo innovativo a questi nuovi trend della domanda con ingenti sforzi sul fronte dell’organizzazione di nuovi servizi di accoglienza e di proposte tra vino, turismo e cultura.

D’altra parte il turista del vino e il turista culturale attratto dal paesaggio vitivinicolo e dai suoi prodotti è un turista interessante: vuole vivere esperienze autentiche sul territorio, viaggia anche fuori stagione, ha spesso una buona capacità di spesa  e acquista direttamente i prodotti in azienda. E’, in generale, un turista “di qualità”.

Con questa consapevolezza, Università Cattolica dà il suo supporto allo sviluppo turistico di imprese e territori con le sue diverse sedi e con i suoi progetti di alta formazione e di cooperazione internazionale oltre che attraverso numerosi master.

Nuove competenze per gestire nuovi turismi

Da un lato la progettualità riguarda lo sviluppo di  competenze organizzative e manageriali: è questo il caso dei master in Viticoltura ed Enologia (VINTAGE e VENIT) e di Sviluppo Turistico Territoriale (MUST) nelle sedi di Piacenza o di progetti di sviluppo territoriale come quello promosso da ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società in collaborazione con SEBRAE/RS nel Rio Grande do Sul, lo stato più meridionale del Brasile, con l’obiettivo di mobilizzare attivamente gli attori locali nello sviluppo delle regioni economicamente meno avanzate dello stato anche grazie allo sviluppo di itinerari e prodotti di turismo enogastronomico.

Dall’altro è fondamentale creare anche nuove competenze trasversali che diano agli operatori conoscenze e strumenti legati alla progettazione culturale e agli eventi per innovare la loro offerta in senso esperienziale creando così nuovo valore per territori, turisti e imprese. Come accade per esempio al master ALMED Progettare Cultura.

“Ho iniziato il Master con l’obiettivo di unire due passioni: l’arte e l’enogastronomia”, racconta Elisa Stocchiero (V ed. a.a.  11/12) oggi  Responsabile Segreteria Organizzativa e Comunicazione per la Strada del Vino dei Colli Euganei in Veneto. “Il lavoro di valorizzazione di un territorio attraverso linee strategiche chiare che connettano il patrimonio - materiale e immateriale - con il suo irrinunciabile valore identitario con la filiera economico-produttiva è un approccio che si sta ormai consolidando per il ritorno, di immagine ed economico, e per il vantaggio reciproco che Beni Culturali, bellezze paesaggistiche e aziende possono darsi. Attualmente gestisco i grandi eventi, dalla stesura dei progetti alla loro attuazione, oltre agli eventi ordinari di degustazione, pianificandone il cronoprogramma, il palinsesto, curando l’allestimento e la supervisione generale. Mi occupo inoltre dell’ideazione di pacchetti turistici ad hoc che creino percorsi fra arte, natura e enogastronomia.”

Attività complesse che richiedono capacità manageriali, progettuali e organizzative, sensibilità culturale e una profonda conoscenza del proprio territorio e del mercato turistico.

Eventi/News