Università Cattolica del Sacro Cuore

Amministrazioni locali e Terzo Settore: una sinergia rafforzata; fiducia per il futuro


L’ attuale emergenza sanitaria ha colpito duramente i territori e le comunità; senza trascurare l’impatto socio - economico, già in atto, molto pesante.
Raccogliamo la riflessione di Virginio Brivio, che ringraziamo per questo suo contributo significativo, Sindaco della città di Lecco e già Presidente di Anci Lombardia (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).


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"La rete dei Servizi comunali, che si è trovata di fronte una sfida inedita, ha rafforzato le reti già esistenti, quelle nate all’interno della rete della co - progettazione, sviluppata in questi anni; sfida quale occasione per fare un salto qualitativo e di aperture con tutte quelle realtà informali che stanno dando un contributo fondamentale in questa fase. Oltre mille le persone seguite per i bisogni essenziali che riguardano l’alimentazione, la consegna dei farmaci, le corrette indicazioni per lo smaltimento dei rifiuti.
Le sfide, che si sono aggiunte a una tradizionale propensione a forme di integrazione, sono diverse: dover “sterilizzare” la presenza dei volontari più anziani per ragioni di controindicazioni sanitarie; questa è stata un’occasione faticosa, ma, nel contempo, il volontariato giovanile e adulto emerso ha fatto un passo in avanti importante (sperando che ne derivi una sollecitazione educativa a far sì che ci sia un avvicinamento più stabile. Nelle emergenze possono nascere occasione di misurazione personale e di impegno importante).
Un secondo aspetto significativo è stato l’utilizzo delle tecnologie, non come sostitutive delle relazioni, ma declinato nelle diverse attenzioni. Non c’è solo il bisogno materiale di alimenti e farmaci, ma anche di relazioni in questa fase di chiusura e solitudini. Dentro l’utilizzo di queste tecnologie, un plauso, non solo all’importante mondo del Volontariato, ma anche al mondo della Scuola e ai propri gruppi di volontari, in esso presenti e operativi.
Elemento centrale è far sì che ci sia un ruolo del Comune non egemone, non direttivo ma che sappia valorizzare i protagonismi; l’attivazione di tante Parrocchie, gruppi informali, gruppi di vicinato che hanno potuto mettersi in una rete più strutturata e organizzata per un efficace coordinamento; mettendo a tema una possibile pianificazione nell’emergenza.
Criterio fondamentale è tenere insieme il Volontariato specialistico (Croce Rossa, Protezione Civile, ad esempio) con un Volontariato più di prossimità. E’ nodale il ruolo del Volontariato qualificato, soprattutto nelle situazioni di malattia e di quarantena, con la necessaria attenzione ed educazione che va fatta passare.
Le crisi possono essere anche un’opportunità per far emergere dimensioni nuove, per non dare per scontato che le cose vadano sempre in un certo senso.
Il fatto che il Volontariato e il Terzo Settore con l’Ente pubblico stiano vivendo insieme questa dimensione, anche emotivamente importante, risulta essere una ricchezza anche per gli interventi della cosiddetta “seconda fase” che esigono un dinamismo, facendo di un accompagnamento alle persone che dovranno uscire e fare aggregazione, un’occasione di crescita e di superamento della paura."

 

 

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