Università Cattolica del Sacro Cuore

Lo Sport in Università Cattolica compie mezzo secolo di vita. Tanto quanto il tempo trascorso dall’istituzione dell’Isef nell’anno accademico 1964/65, che dovette però attendere l’anno accademico successivo - di cui ricorre ora il cinquantesimo anniversario - per ottenere il riconoscimento a tutti gli effetti di legge. Una storia che abbiamo raccontato anche in una fotogallery e che vanta 35 anni di attività e 4291 diplomati, prima della trasformazione in corso di laurea quadriennale. Poi, nel 2000/2001, nacquero il corso di laurea triennale in Scienze motorie e quello specialistico in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. Da allora, i numeri parlano di circa altri 5000 studenti.

Milano capitale dello Sport

Era la Milano del Paròn Nereo Rocco e del Mago Helenio Herrera. Capitale dello Sport a livello europeo e mondiale, grazie alla vittoria di tre Coppe dei Campioni consecutive - il Milan nel '63, l'Inter nel '64 e nel '65 - e della prima Coppa Intercontinentale conquistata da una squadra italiana. Quella di Herrera, la cui formazione viene recitata ancora oggi a memoria dai tifosi nerazzurri. 

In quell’anno, come ha scritto Daniele Bardelli, docente di Storia dello sport e delle istituzioni sportive, «dopo un complesso iter di approvazione ministeriale che l’Ateneo avviò su richiesta dell’allora arcivescovo Giovanni Battista Montini, cominciavano in Università Cattolica i corsi del primo Istituto superiore di educazione fisica della città. Si dovette attendere l’anno accademico successivo - di cui ricorre ora il cinquantesimo anniversario - per ottenere il riconoscimento a tutti gli effetti di legge».

Il Centro sportivo Rino Fenaroli

Come ricorda Bardelli, «la volontà era di creare un istituto in grado di “promuovere il progresso delle scienze applicate all’educazione fisica”, contando sulle competenze in ambito medico-fisiologico della Pro Juventute (sarà poi invece l’Ospedale Maggiore a fornirle) e sull’Opera Pia Oratorio di San Carlo, antica istituzione tipicamente ambrosiana per l’educazione della gioventù, per avere a disposizione il recentissimo e modernamente attrezzato Centro accademico sportivo Rino Fenaroli, terminato nel 1959 e donato dalla omonima famiglia di costruttori edili milanesi per onorare la memoria del figlio Rino, morto nel Natale del 1953 per un incidente stradale».

Anche dopo essere stato eletto Pontefice, «Montini raccomandò al suo successore sulla cattedra di Ambrogio, cardinal Giovanni Colombo, che l’Isef in Cattolica fosse realizzato con l’impegno diretto della curia attraverso l’Opera diocesana per la preservazione e la diffusione della fede. E ne ribadì l’urgenza. Il 6 ottobre il rettore Francesco Vito poteva scrivere al pontefice che l’opera era giunta al termine e il papa compiaciuto elargì al nuovo istituto la significativa cifra di 5 milioni di lire».

A distanza di 50 anni, il cuore sportivo dell’Università batte più che mai al Centro sportivo Rino Fenaroli, con la nuova pista di atletica leggera, l’aula multimediale per le lezioni teoriche, due palestre polivalenti, il Laboratorio di Fisiologia sperimentale applicata all’esercizio fisico ed allo Sport e la biblioteca. E l’intuizione di Paolo VI è viva più che mai, ancora oggi, nella proposta dei corsi di laurea in Scienze Motorie.

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