Università Cattolica del Sacro Cuore

Quando lo sport può essere davvero uno strumento educativo, sociale e culturale?  Sicuramente, non lo è in automatico. Se infatti i benefici della pratica sportiva dal punto di vista educativo, sociale e culturale sono oggi perlopiù noti, non è altrettanto semplice definire il momento in cui essa diventi un veicolo educativo, sociale e culturale.

Perché lo sport è un contesto educativo significativo

Per rispondere a questa domanda, nell’ambito delle iniziative che l’Università Cattolica del Sacro Cuore sta organizzando per Matera Capitale europea della cultura, si è tenuto l’incontro Educare ed educarsi attraverso lo sport promosso da Cattolicaper lo Sport, la piattaforma dell’Università Cattolica a servizio di club, aziende, istituzioni sportive ed atleti per lo sviluppo della competitività e la creazione di valore. 

“Sono particolarmente felice di questa iniziativa che come Università Cattolica abbiamo voluto offrire nel contesto delle attività legate a Matera, Capitale europea della cultura – commenta la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -. Lo sport rappresenta un contesto educativo assai significativo, nel quale si riescono a raggiungere anche i ragazzi che sfuggono al più tradizionale contesto scolastico. Fondamentale è, dunque, rivolgere attenzione e cura a questo tipo di esperienza, giovandosi delle esperienze e dei progetti che come Cattolicaper lo Sport stiamo elaborando in questi anni”.

Gli ospiti

All’incontro, al quale era presente una delegazione del Coni Basilicata e preceduto dai saluti del direttore della Sede di Milano dell’Università Cattolica, Mario Gatti, hanno partecipato manager e dirigenti sportivi come Edgardo Zanoli, già responsabile del Coordinamento tecnico del Settore giovanile A.C. Milan, una grande atleta come Camilla Patriarca, campionessa del mondo di ginnastica ritmica, nella specialità cinque nastri e aviere capo dell’Aeronautica Militare e una docente, la professoressa Caterina Gozzoli, che da anni lavora a stretto contatto con atleti e società sportive.

I temi dell'incontro

 “Parlare di sport educativo significa riflettere sulle condizioni che lo possono rendere tale - spiega la professoressa Caterina Gozzoli, direttore dell’Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli e coordinatore scientifico di Cattolicaper lo Sport -. La sfida proposta da questo incontro sta nel fatto che lo sport porta con sé tante possibilità. Si partirà dunque dal campo, dai regolatori del gioco, dagli attori e dal contesto per andare a leggere, insieme agli ospiti, cosa può accadere di educativo e quali sono, in termini di azioni e riflessioni, le cose emergono che dal campo”.

La dual career degli atleti

“Se lo sport è davvero educativo – continua la professoressa Gozzoli – anche i talenti possono crescere. La qualità delle relazioni e dei dispositivi che consentono a un’atleta di esprimersi al massimo sono fondamentali. In questa ottica, si inserisce la doppia carriera degli atleti che coniugano la vita sportiva con istruzione e lavoro”. E proprio per dare sostegno alle carriere universitarie degli atleti di alto livello, il progetto "Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica” (CLICCA QUI per scoprire di più) promosso da Cattolicaper lo Sport offre borse di studio e un servizio individualizzato di accompagnamento, orientamento e monitoraggio del percorso accademico. Nell’anno accademico 2018/2019 vi hanno partecipato ben 25 atleti che frequentano 6 diverse Facoltà dell’Università Cattolica e provengono da 18 sport differenti.


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