Università Cattolica del Sacro Cuore

di Graziana Gabbianelli

Parlare di Martina Brustia, neolaureata in Economia e gestione aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica e centrocampista dell’Inter e della nazionale Under-23, significa raccontare di grandi sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni. Significa raccontare di una profonda passione sportiva tradotta in intensi allenamenti quotidiani e di un grande interesse per lo studio portato avanti con costanza, volontà e lunghe nottate sui libri.  

I primi calci, unica femmina in una squadra maschile  

Nata nel 1998 a Novara, Martina – dopo aver mosso i primi calci a 8 anni nello Sparta Novara dove era l’unica femmina all’interno di una formazione tutta maschile – ha esordito con l'Inter a 16 anni, dal 2014 al 2015 ha giocato 4 gare ufficiali con la Nazionale under-17 italiana e a fine 2017 è entrata nella Nazionale under_23. A inizio 2018 è stata convocata in Nazionale maggiore dalla ct Milena Bertolini (che, in Università Cattolica, è stata ospite di un evento promosso da Cattolicaper lo Sport).  

«Non è stato facile conciliare lo studio, le lezioni in Università con gli allenamenti che si tengono tutti i giorni per tante ore consecutive. Ma fondamentale è stato adottare un preciso metodo di studio e, rinunciando a qualche svago, concentrare lo studio nelle ore libere e soprattutto alla sera» confessa Martina che all’indomani della sua laurea, ancora emozionata, vuole sottolineare come i suoi sacrifici siano stati sempre accompagnati e sostenuti «dalla disponibilità dei professori dell’Ateneo, dalla facilità di recuperare online il materiale didattico» nonché dalla possibilità di usufruire del progetto Dual Career che sostiene il percorso accademico degli studenti atleti.  

La laurea cum laude e i progetti per il futuro 

Conquistandosi un bel 110 e lode Martina, lo scorso 6 novembre, si è laureata discutendo una tesi in Digital marketing e il ruolo dei social media nel calcio: il caso FC Internazionale Milano, una tesi elaborata grazie alla sua relatrice la professoressa Lala Hu, docente di Marketing, e alla disponibilità, nel reperire materiale, data dalla società sportiva per cui gioca. «Ho deciso di laurearmi in marketing perché è un ambito che mi interessa molto e dove mi piacerebbe un giorno magari lavorare, tanto che mi sono già iscritta al corso di laurea magistrale in Management per l’impresa – profilo Marketing . Considerato il mio background di atleta - aggiunge Martina - mi piacerebbe un giorno avere un ruolo manageriale in una grande e importante società sportiva come l'Inter, la squadra in cui ora gioco». Interesse, passione e anche divertimento sono gli elementi quindi alla base di qualunque cosa faccia e abbia intrapreso Martina (qui nelle foto pubblicate sui sui profili Instagram e Twitter).  

 Il passaggio al professionismo

«Essermi laureata è stata una soddisfazione personale, un successo sportivo invece è il frutto di un lavoro e uno sforzo collettivo» spiega Martina, ricordando ad esempio di un grande traguardo conquistato con tutta la sua squadra: «La promozione in Serie A dopo una stagione di solo vittorie, un pareggio e nessuna sconfitta». A proposito dell’ormai prossimo passaggio al professionismo del calcio femminile, a gennaio 202, la centrocampista neroazzurra si dice molto contenta: «Dopo i mondiali in Francia del 2019 è aumentata la visibilità del calcio femminile. Alcuni stereotipi resistono ma molta gente ne ha compreso la bellezza. Certo, per naturali motivi di fisicità, la potenza e la velocità sono differenti tra il gioco del calcio maschile e quello femminile, ma la determinazione e l’impegno sono perfettamente pari e uguali».  

Leggi l'intervista completa su Cattolica News.   


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