Il successo della prima edizione sembrava insuperabile. Invece Il Festival dello Sport organizzato a Trento dalla Gazzetta dello Sporte dal Trentino è riuscito a conquistare ancora una volta il cuore degli sportivi. L'Università Cattolica era presente, non solo attraverso lo stand curato da Cattolicaper lo SportpressoUniSport Italianello Sport-tech Districttra palazzo Le Albere e il MUSE - Museo delle Scienze di Trento, ma anche con tanti studenti. Tra questi, cinque studenti del Master Comunicare lo sport: Mattia Cavalleri, Matteo Zavattoni, Davi Mazzoni, Rebecca Broomfield e Luca Pellegrini.
I numeri della manifestazione parlano da soli: 350 ospiti illustri, cioè campioni del presente e del passato, allenatori, dirigenti sportivi, e oltre 140 eventi nelle piazze e nei teatri del capoluogo trentino presi d’assalto da 65mila visitatori.
«Sono stati quattro giorni magici, nei quali ho vissuto lo sport, ho parlato di sport, ho respirato sport dalla mattina alla sera - commenta Luca Pellegrini -. Da bambini tutti hanno sognato di diventare un grande numero dieci. Uno di quei fenomeni che con i suoi gol e le sue giocate è in grado di decidere le partite, di incantare. Io ero uno dei quei bimbi, e il mio dieci aveva il codino. Il mio dieci era Roberto Baggio. Potevo sperare in qualcosa di meglio che incontrare il mio idolo?».
Probabilmente no. Anzi, forse sì: perché Luca ha anche potuto assistere da una posizione privilegiata ai racconti di altri “fenomeni” dello sport e della comunicazione sportiva: «Ho apprezzato moltissimo lo “zio” BeppeBergomi, storico capitano della mia Inter, Nicola Roggero, vera e propria enciclopedia vivente della Premier League, Paolo Condò, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, Massimo Gramellini. Per quattro giorni, sono tornato bambino e ho ascoltato storie di uomini incredibili. Quattro giorni semplicemente indimenticabili».
Sport e comunicazione, America e Italia cosa hanno in comune? Nell'evento in Università Cattolica a Milano, tante le risposte a questi interrogativi. Grandi ospiti di sport e comunicazione si sono seduti insieme e hanno raccontato la propria esperienza
Il testo di Giorgio Simonelli racconta di due tra le più grandi passioni degli italiani: il calcio e la televisione, protagoniste di questo libro che ne narra intrecci, condizionamenti e trasformazioni dalla prima partita in diretta tv ad oggi.