Università Cattolica del Sacro Cuore

Un Master per formare professionisti in grado di operare con un elevato grado di specializzazione nel panorama dei media e della comunicazione. Perché il mondo dello sport è chiamato a confrontarsi con forme sempre nuove di relazione con il proprio pubblico.

Le aree

Proprio per questo il Master Comunicare lo sport dell’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) ha lo scopo di formare esperti della comunicazione sportiva in diverse aree, tra cui la produzione mediale, l’organizzazione di eventi, la comunicazione digitale e la comunicazione di club e leghe sportive. Anche in una dimensione internazionale.

«Le società e le federazioni sportive operano come vere e proprie media companies – spiega Piermarco Aroldi, Direttore scientifico del Master -. Ciò che viene richiesto loro non è soltanto trasmettere i risultati agonistici ma soprattutto condividere un senso di appartenenza sulla base di una dimensione valoriale comune».

Il programma

Il Master Comunicare lo sport risponde a questa esigenza, formando figure professionali in grado di confrontarsi con i nuovi scenari della comunicazione. Attraverso un programma articolato in quattro aree (Cultura e rappresentazione dello sport, Comunicazione digitale, Organizzazione di eventi, Comunicazione e marketing) è possibile spaziare dalle tecniche di narrazione e storytelling a quelle di gestione della reputazione digitale delle società sportive. E poi il social media management, l’ideazione di format, il fund raising, le sponsorizzazioni e il marketing sportivo, la crisis communication e molto altro. Inoltre attraverso uno stage presso le principali società, federazioni sportive e agenzie operanti nello scenario della comunicazione dello sport sarà possibile implementare quanto appreso nel percorso didattico, confrontandosi direttamente con l’ambiente professionale (clicca qui per scoprire come compilare la domanda di ammissione entro il 28 ottobre 2017).

«L’obiettivo è mettere in gioco la propria passione per lo sport e tramutarla in una professione – aggiunge Paola Abbiezzi, Direttore didattico del Master  - E questo è il risultato di una tradizione di studi che negli anni ha consolidato la collaborazione tra Università Cattolica e i professionisti dello scenario comunicativo dello sport».

Con Federico Buffa e Massimo Corcione 

Come Federico Buffa, uno dei testimonial di questo Master. «Lo sport è una grande storia, che fa battere il cuore – racconta il giornalista di Sky Sport -. Comunicare lo sport è fare i conti con la riscoperta dei valori, dei gesti, delle grandi e piccole storie che concorrono a costruire una passione. Forse le professioni dello sport dovrebbero confrontarsi con questi aspetti valoriali e un Master che intreccia cultura e professionalità coglie nel segno».

«La collaborazione con Università Cattolica, avviata con l’esperienza della Summer school in Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo sport, si consolida con il Master Comunicare lo Sport e amplia i confini dello scenario comunicativo che, a partire dall’area produttiva, tende a coinvolgere i differenti soggetti che operano nel settore – continua Massimo Corcione, Sky Sport . È importante riuscire a incrociare i percorsi formativi con le reali esigenze del mondo del lavoro e questa proposta si colloca in un contesto in cui è necessaria la costruzione di profili professionali nuovi in grado di confrontarsi con le nuove sfide della tecnologia e delle nuove forme di comunicazione».

Le competenze acquisite consentiranno di svolgere ruoli come content provider per lo sport, project manager per eventi sportivi, consulente di comunicazione per le società sportive e gli atleti, esperto di comunicazione digitale per lo sport, formatore qualificato nella comunicazione dello sport per giovani atleti, società sportive, aziende e istituzioni sportive.

Il percorso

«La nascita del Master Comunicare lo sport è l’ultima tappa di un percorso iniziato in Università Cattolica alla fine degli anni Ottanta – commenta Giorgio Simonelli, docente di Storia della radio e della televisione -, quando su iniziativa del professor Gianfranco Bettetini si svolsero le prime ricerche sulla rappresentazione televisiva dello sport, linea che proseguì negli anni successivi con le analisi sulla copertura mediatica dei grandi eventi sportivi».

«Oggi la passione per lo sport può trovare in questo master una sua piena realizzazione professionale – chiosa Paola Vago, docente di Teoria e metodologia del movimento umano –. Non c’è club, federazione o società sportiva che possa fare a meno di confrontarsi con la comunicazione, tenendo conto anche dell’importanza dell’uso dei social network. Sia per gli atleti professionisti sia per i giovani atleti».

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