Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anni di uscita: 2012-2014
Origine: Svezia
Canale di messa in onda: SVT
Numero di stagioni/episodi: 2/20
Genere: drama, fantascienza
Figure professionali: Lars Lundstrom (ideatore), Harald Hamrell, Levan Akin (regia), Pia Halvorsen, Andreas Wilson, Lief Andrée (cast)

 

2. Descrizione

Prodotta e trasmessa dal servizio pubblico svedese, Real Humans è una serie televisiva andata in onda per due stagioni tra il 2012 e il 2014.
In una versione parallela del presente, gli androidi fanno parte della vita quotidiana, svolgono i più svariati lavori e rivestono un ruolo sempre più di rilievo nella società svedese. Nonostante la forte somiglianza con gli esseri umani, gli androidi, chiamati “Hubot” (crasi tra i termini inglesi human e robot) sono facilmente riconoscibili dalla pelle molto chiara, gli occhi verdi o blu brillanti e, soprattutto, le porte USB presenti dietro la nuca. Non tutti sono però entusiasti degli androidi: alcune frange politiche estremiste promuovo la discriminazione degli Hubot, colpevoli di sottrarre posti di lavoro agli svedesi e, soprattutto, di non essere “veri umani”. La serie segue le vicende di una cast corale che ruota intorno ai membri della famiglia Engman. Il capofamiglia, Hans, acquista un nuovo modello di Hubot per il suocero rimasto vedovo e privo del suo Hubot, ormai tecnologicamente superato. Insieme al Hubot cameriera, chiamato Vera, Hans riceve in regalo, per l’ingente spesa sostenuta, anche un Hubot omaggio da poco riprogrammato, chiamato dalla famiglia Engman Anita. In realtà, Anita è Mimi, uno degli Hubot riprogrammati da David Eischer, il geniale creatore degli Hubot, per provare emozioni umane e sviluppare una coscienza indipendente che sappia distaccarsi dalle cosiddette “Tre Regole di Asimov”, anche se lo Hubot ha perso ogni ricordo dopo essere finita in mano ad alcuni trafficanti di androidi. Gli Engman, così, si ritroveranno nel mezzo di un vortice che vede ai lati opposti Hubot in cerca di libertà e movimenti estremisti decisi a sradicare la loro presenza dalla società.
Real Humans è stato interrotto al termine della seconda stagione, nonostante una terza fosse già in fase di sviluppo. Il titolo è stato venduto come scripted format nel Regno Unito, dove Channel 4 ha confezionato un remake chiamato Humans (2015-2018), e in Cina, dove è stato trasmesso da Tencent nel 2021.

 

3. Ambiti distopici

Real Humans ipotizza una società alternativa in cui gli androidi dotati di evolute intelligenze artificiali sono una presenza quotidiana. Gli Hubot seguono le note tre leggi della robotica formulate dallo scrittore Isaac Asimov, che ha contribuito a delineare il profilo moderno della figura dell’androide. Lo Hubot è sostanzialmente un oggetto al servizio del suo padrone umano ed è solo tramite l’inserimento di una specifica striscia di codice da parte del loro creatore, David Eischer, che possono provare emozioni e sviluppare una coscienza propria che sappia andare oltre gli ordini impartiti dai padroni umani. Il confine tra uomo e macchina, così, va sfumandosi per diventare sempre meno netto. È questa la paura che anima i gruppi di estremisti neo-luddisti e xenofobi, che vedono negli Hubot non solo una minaccia all’equilibrio sociale del Paese (gli androidi vengono accusati di sottrare posti di lavoro ai locali, seguendo una retorica comune ai partiti e movimenti politici attestati su posizione anti-migratorie) ma anche un pericolo per il “vero umano” che si sente minacciato dall’ingresso nella sua esperienza quotidiana di un’alterità non riconducibili ad alcuno schema esperienziale.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Real Humans si svolge nel tempo presente di una linea temporale parallela in cui gli androidi dalle sembianze umanoidi sono diventati realtà di tutto i giorni. Lo show si svolge tra la periferia di Stoccolma e altre aree limitrofe alla capitale.

 

Keywords, tag: androidi, discriminazione, fantascienza, leggi della robotica, razzismo, Svezia, xenofobia