Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2013
Origine: Giappone
Genere: simulatore
Software house: 3909
Piattaforme: Microsoft Windows, macOS, iOS, Playstation Vita

 

2. Descrizione

Tra le maggiori sorprese dell’industria videoludica indie dello scorso decennio, Papers, Please mette il giocatore nei panni di un ispettore di frontiera al confine che separa i due stati fittizi di Arstotzka e Kolechia. Nel corso delle 31 giornate lavorative che compongono l’esperienza di gioco, l’anonimo protagonista esamina i documenti delle numerose persone che si affollano alla frontiera per scegliere chi potrà entrare nel paese e chi dovrà essere respinto, scovando tra le incongruenze di visti e passaporti possibili spie, contrabbandieri e terroristi.
Papers, Please ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla stampa internazionale, tra cui un BAFTA nel 2014 (categoria “Strategia e simulazione”) e il premio come migliore videogioco dell’anno da parte del "New Yorker". Dal videogioco è stato tratto anche un cortometraggio di produzione russa distribuito via Youtube nel 2018.
 

 

3. Ambiti distopici

Il gioco, nella semplicità delle sue meccaniche e nella sua essenzialità stilistica, ha modo di esplorare diversi ambiti distopici. Vestendo i panni di un impiegato di frontiera, il giocatore ha modo di toccare con mano il rigido apparato burocratico che regola uno stato totalitario (Arstotzka richiama, in modo più o meno esplicito, i paesi del blocco sovietico dello scorso secolo) e schiaccia ogni forma di umanità. Progredendo nel corso del gioco, le regole per l’ingresso nel paese aumenteranno, così come le pene per eventuali spie o contrabbandieri. La situazione politica in Arstotzka è segnata non solo dai difficili rapporti con la vicina Kolechia, ma anche dall’opposizione clandestina rappresentata dall’Ordine della Stella EZIC, un’organizzazione in lotta per rovesciare il regime autoritario e corrotto del paese che il giocatore potrà scegliere di sostenere o di denunciare alle autorità.
In secondo luogo, il gioco si intreccia all’ambito distopico relativo all’immigrazione: esaminando i documenti e interrogando le persone che si affollano ai cancelli di Arstotzka, infatti, emergono storie di guerra, povertà, nuclei familiari separati e vaghe speranze per il futuro, conferendo così maggiore spessore al mondo di gioco e ai personaggi che lo abitano.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Papers, Please è ambientato nel paese fittizio di Arstotzka e, più precisamente, nella città di Grestin Est, centro urbano che segna il confine con la vicina, e anche essa immaginaria, Kolechia. Il gioco si svolge nel 1982, poco dopo la fine di un sanguinoso conflitto tra i due stati durato sei anni e che ha reso i rapporti diplomatici internazionali estremamente tesi (oltre alla Kolechia, si fa riferimento ad altri stati fittizi e confinanti con Arstotzka, come Obristan, Impor e le Federazioni Unite) e la situazione al confine instabile.

 

Keywords, tag: burocrazia, fantapolitica, guerra, immigrazione, totalitarismo