Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2015
Origine: Stati Uniti
Canale di messa in onda: Fox
Numero di stagioni/episodi: 1/10
Genere: fantascienza, crime
Figure professionali: Max Borenstein (ideatore), Steven Spielberg (produttore esecutivo), Stark Sands, Meagan Good, Nick Zamo (cast)
Soggetto: Philip K. Dick, The Minority Report (volume IV The Collected Stories of Philip K. Dick), Citadel Twilight, Secaucus 1991; trad. it (1° ed.) Rapporto di minoranza (in Le Presenze Invisibili. Volume Terzo), Mondadori, Milano 1996

 

2. Descrizione

Ideata da Max Borenstein, sceneggiatore del reboot statunitense di Godzilla, e con la produzione esecutiva di Steven Spielberg tramite Amblin Television, Minority Report è una serie televisiva tratta dall’omonimo racconto di Philip K. Dick e sequel del film del 2002 diretto dallo stesso Spielberg.
Dopo gli eventi del film, l’unità Precrimine delle forze di polizia di Washington D.C. è stata chiusa e i Precog, gli individui dotati di poteri extrasensoriali di precognizione tramite cui la polizia è stata per anni in grado di sventare molti crimini prima della loro esecuzione, sono stati liberati e vivono nascondendo i loro poteri alla società. Dash, uno dei personaggi minori nel film, è un Precog deciso a condurre una vita normale, ma le continue visioni di crimini futuri lo conducono presto a collaborare sottotraccia con la polizia e, in particolare, con la detective Lara Vega. Grazie ai poteri di Dash, Vega riesce a prevenire numerosi delitti. Nell’ombra, tuttavia, si muovono forze decise a sfruttare nuovamente i poteri dei Precog e un gruppo terroristico, chiamato Memento Mori, sta progettando un attentato ai danni dei massimi vertici del governo statunitense.
Sebbene il network avesse in origine ordinato tredici episodi, il numero complessivo di puntate è stato ridotto a dieci dopo i pessimi risultati di ascolto ottenuti dalla serie, che hanno portato alla sua cancellazione al termine della prima stagione.

 

3. Ambiti distopici

Come nel film di Spielberg del 2002, anche la serie televisiva di Minority Report indaga sul rapporto tra sorveglianza e sicurezza, proiettando le preoccupazioni per questo confine sempre più labile in un futuro prossimo. Nonostante i Precog non siano più parte delle forze di polizia, le autorità del mondo in cui è ambientata la serie hanno sviluppato numerose tecnologie attraverso cui monitorare le attività della popolazione, come il sistema Hawk-Eye, che analizza le abitudini personali per rilevare potenziali criminali futuri. Si viene così a creare uno stato di vigilanza in cui il fine (la prevenzione di crimini, atti terroristici e altri delitti) arriva a giustificare i mezzi (la violazione reiterata della privacy), riflettendo le paranoie securitarie che hanno contraddistinto gli ultimi venti anni e che, in tempi più recenti, hanno trovato nuova linfa nel dibattito relativo allo sfruttamento dei Big Data da parte di società private.
E’ interessante, inoltre, notare la pervasività della comunicazione pubblicitaria nell’universo narrativo di Minority Report: come in altri film (The Zero Theorem), la pubblicità prende la forma di ologrammi che accompagnano la vita quotidiana degli individui, sorta di evoluzione degli annunci pubblicitari pop-up che caratterizzano la navigazione sul web.

 

4. Coordinate spazi-temporali

Minority Report è ambientato nel 2065, dieci anni dopo gli eventi del film. Il setting principale è costituito da Washington D.C., sebbene siano presenti episodi ambientati a Fiddler’s Neck, l’immaginaria location situata nella Chesapeake Bay in cui i Precog hanno trovato rifugio dopo lo smantellamento dell’unità Precrimine.

 

Keywords, tag: Big Data, crime, fantascienza, precog, privacy, sorveglianza di massa, terrorismo