Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2020
Origine: Stati Uniti
Canale di messa in onda: AMC (disponibile in Italia su Amazon Prime Video)
Numero stagioni/episodi: 1/10
Genere: drammatico, comedy
Figure professionali: Jason Segel (creatore), Eli Bush, Alethea Jones, Scott Rudin (produttori esecutivi), Jason Segel, Andre Benjamin, Eve Lindley, Sally Field (cast)
Soggetto: The Institute (documentario del 2013 diretto da Spencer McCall)

 

2. Descrizione

Dispatches from Elsewhere (Messaggi da Elsewhere nella versione italiana) è una serie di difficile collocazione che alterna il dramma a momenti comici, frequenti rotture della quarta parete e rivelazioni di carattere metanarrativo, proponendo una struttura che segue la medesima logica di un complesso puzzle. La serie segue le vicende di quattro personaggi: Peter, un analista dati la cui vita si riduce ad una routine grigia e mediocre; Simone, una transessuale alla ricerca di una strada per fuggire dal suo isolamento emotivo; Janice, una anziana donna dallo spiccato ottimismo ma in cerca di un’identità propria; Fredwynn, milionario cervellotico e paranoico. Casualmente, i quattro si imbattono in annunci del misterioso Jejune Institute, un ente che ha realizzato portentosi gadget tecnologici e che cerca ora nuovi soci. Ben presto i quattro comprendono le oscure ragioni dietro le azioni del Jejune Institute e si uniscono alla Elsewhere Society, un’organizzazione impegnata nella ricerca di “Clara”, una misteriosa ragazza che condurrà i suoi seguaci alla “divina nonchalance”, un profondo stato di quiete interiore che permette di fare fronte alle molte avversità della vita.
La serie è basata su The Institute, un documentario del 2013 a sua volta incentrato su un enorme gioco di ruolo che nel 2008 ha coinvolto oltre 10.000 giocatori a San Francisco.

 

3. Ambiti distopici

La serie, pur non classificandosi come narrazione distopica a tutti gli effetti, riprende alcuni elementi del genere. L’idea che la realtà quotidiana sia una costruzione artificiale dietro cui si nasconde qualcosa di più grande dei singoli, che nella serie trova forma nel conflitto tra il Jejune Institute e la Elsewhere Society, richiama in modo più o meno velato un classico del genere distopico come Matrix, così come le futuristiche tecnologie del Jejune Institute (es. il Memory to Media Center, un dispositivo che permette di rivivere i propri ricordi tramite un lettore VR) sembrano ammiccare a Black Mirror. La distopia, più che costituire il cuore della narrazione, è solo una delle cornici entro cui si situa la narrazione di Dispatches from Elsewhere, che può essere vista soprattutto come storia di rinascita e crescita personale con evidenti componenti metanarrative.

 

4. Coordinate spazio-temporali

L’intera vicenda si svolge in un tempo imprecisato, sebbene sia lecito supporre si tratti del presente o comunque di un futuro molto prossimo. Risultano invece più precise le coordinate geografiche della serie: la storia si svolge unicamente a Philadelphia, città di cui è possibile riconoscere alcune delle strutture più caratteristiche (il Philadelphia Museum of Art, il Curtis Center, Washington Square, Magic Gardens, il Tower Theatre e il quartiere di Fishtown).

 

Keywords, tag: complotto, metanarrazione, realtà virtuale, tecnologia