Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Informazioni generali

Anno di uscita: 2004
Origine: Regno Unito
Genere: fantascienza, sentimentale
Durata: 93 minuti
Casa di produzione: United Artists, UK Film Council, BBC Films, Revolution Films
Figure professionali: Michael Winterbottom (regia), Frank Cottrell Boyle (sceneggiatura), Tim Robbins, Samantha Morton, Jeanne Balibar (cast)
Riconoscimenti: Méliès d’Oro 2004-2005

 

2. Descrizione

Presentato in corso al Festival del Cinema di Venezia nel 2003, Code 46 è un film in cui il dramma sentimentale si intreccia a uno scenario fantascientifico che richiama alcuni classici della distopia moderna.
In un futuro non meglio specificato, la popolazione umana vive all’interno di enormi megalopoli, città chiuse che necessitano di un apposito lasciapassare, chiamato “papelles” (una sorta di passaporto genetico), per accedervi e uscirne. Una norma promulgata a livello internazionale, nota come “Codice 46” proibisce contatti sessuali tra persone che condividono anche una minima parte di patrimonio genetico e per le città sono disseminati laboratori in grado di processare rapidamente il DNA delle coppie che intendono sposarsi e avere figli. In questo scenario, alcune organizzazioni clandestine fabbricano dei “papelles” falsi per permettere di viaggiare verso altre città o uscire dalle metropoli per stabilirsi nel deserto. William Geld è un investigatore che si occupa di frodi per conto della Sphynx, la compagnia di assicurazioni che gestisce i “papelles”. Inviato a Shanghai per indagare sul commercio di lasciapassare contraffatti, William scopre che dietro i “papelles” falsi si cela una donna di nome Maria Gonzalez e da cui William è irresistibilmente attratto. Invece di consegnare la donna alla Sphynx, William accusa un altro uomo e inizia una relazione clandestina con Maria. I vertici della Sphynx iniziano a guardare con sospetto ai comportamenti erratici di William, che a sua volta scopre che Maria nasconde più di un segreto, e mettono una squadra di investigatori sulle sue tracce.
Code 46 ha ricevuto il Méliès d’Oro, riconoscimento che premia il migliore lungometraggio di fantascienza europeo, per la stagione 2004-2005.

 

3. Ambiti distopici

In Code 46 convergono diverse tematiche distopiche, sebbene non tutte abbiano lo stesso peso all’interno della narrazione. In primo luogo, il film di Winterbottom immagina un futuro dominato da enormi metropoli in cui la popolazione, a meno di entrare in possesso degli agognati “papelles”, è silenziosamente prigioniera. Chi si ribella alle nuove regole della società subisce l’espulsione dalle mura cittadine e l’esilio in zone desertiche (come lasciato intendere nei primi minuti di film, il futuro di Code 46 è sconvolto anche dagli effetti del riscaldamento globale e del buco dell’ozonosfera, tanto che gli stessi abitanti delle megalopoli si muovono solo di notte per evitare le sempre più violente radiazioni solari). Come in numerose opere afferenti al genere distopico, dunque, anche Code 46 presenta un mondo fondato su una forte dialettica tra “dentro” e “fuori”. Lingue e culture diverse si influenzano a vicenda in queste città murate, dando vita a idiomi inediti paragonabili ai fenomeni di pidgin language.
Il cosiddetto “Codice 46” (il nome fa riferimento al numero di cromosomi presenti nell’organismo umano), premessa alla base del film, è uno strumento attraverso cui grandi corporation come la Sphynx, che hanno ormai soppiantato i decadenti governi nazionali, arrivano a controllare gli aspetti più intimi e riservati del singolo individuo come le sue relazioni interpersonali, stabilendo con chi sia lecito creare una famiglia. Sebbene non venga approfondito in modo esaustivo, infine, Code 46 fa riferimento anche al tema della clonazione umana e dei suoi dilemmi etici, oltre che alla possibilità di cancellare i propri ricordi per mezzo di nuove tecnologie.

 

4. Coordinate spazio-temporali

Code 46 si svolge in un futuro non meglio precisato. L’azione si sviluppa tra Seattle, dove William risiede con la sua famiglia, Shanghai e Jebel Ali, una città portuale degli Emirati Arabi Uniti a poca distanza da Dubai e che, nell’universo narrativo del film, costituisce una delle zone libere in cui non è necessario avere “papelles” per entrare.

 

Keywords, tag: burocrazia, catastrofe naturale, clonazione, disastro ambientale, Regno Unito, sorveglianza di massa